I medici di base denunciano il ritardo negli esami biochimici. L’ospedale insulare dice che sta lavorando per ridurre i tempi di attesa.
Coloro che si sono recentemente sottoposti a un esame del sangue presso uno dei centri sanitari della zona meridionale di Gran Canaria devono essere coraggiosi e pazienti, poiché da ottobre ci sono stati ritardi fino a 20 giorni nel ricevere i risultati, secondo i professionisti dell’assistenza primaria.
I medici hanno avviato una raccolta di firme per chiedere alla direzione dell’ospedale Insular Materno Infantil e Primary Care di Gran Canaria una soluzione a un “problema inaccettabile che minaccia seriamente la qualità delle cure” e “la sicurezza” dei pazienti.
Nella lettera indirizzata alla direzione, affermano che il ritardo nella convalida dei risultati degli esami biochimici nella zona sud di Gran Canaria, di competenza del Servizio di Analisi Cliniche e Biochimica dell’Hospital Insular Materno Infantil, si è verificato dall’inizio di ottobre ed è aumentato fino a 15 giorni di ritardo.
“Venerdì scorso (25 novembre) un paziente, che veniva spesso perché non si sentiva bene, è arrivato con un parametro molto alterato da un esame del sangue effettuato il 4 novembre. Quando un valore risulta con una determinazione fuori range, deve essere segnalato perché deve essere trattato. I risultati hanno richiesto tre settimane, durante le quali ho dovuto valutare il paziente senza sapere cosa ci fosse di sbagliato”, lamenta un medico consultato da questo giornale.
Il ritardo non dipende dalla priorità del test
Questo ritardo, dicono, si verifica indipendentemente dalla priorità del test, solo nelle cure primarie e senza alcuna informazione sui valori critici che comportano un rischio per il paziente.
Inoltre, avvertono che questo ritardo ha provocato ritardi e gravi ricoveri in ospedale. Riferiscono inoltre che i medici di base e i pediatri, non appena si sono accorti del problema, hanno contattato il laboratorio dell’Ospedale Insulare Materno per scoprire la causa del ritardo che, a quanto pare, è dovuto alla mancanza di personale per effettuare le convalide.
Fonti dell’Hospital Insular Materno Infantil hanno indicato ieri che stanno lavorando per ridurre i tempi di risposta a un massimo di una settimana.
Pochi giorni prima, il 14 novembre, la direttrice dell’Hospital Insular Materno Infantil, Alejandra Torres, aveva dichiarato che il problema del ritardo nei test biochimici era stato un problema “una tantum” che riguardava solo “i test di routine, in nessun caso quelli urgenti o preferenziali” e che aveva risolto “al volo” insieme alla Direzione delle cure primarie.
La Redazione LGC