Potete continuare a mangiare Pangasio
di Giovanni Trombini
La Dirección General de Salud Pública, che dipende dalla Consejería de Sanidad del Gobierno de Canarias, ha
emesso un comunicato assicurando che l’allarme circolato qualche settimana fa relativo al consumo del Pangasio è assolutamente ingiustificato.
Il Pangasio (Pangasianodon hypophthalmus), qui conosciuto comunemente come panga, o pesce gatto del Mekong, è un pesce di allevamento di acqua dolce.
Quello che viene commercializzato in Spagna proviene perlopiù dal Vietnam ed ha componenti nutrizionali del tutto simili a quelli delle altre specie di pesce bianco marino o di acqua dolce.
Inoltre, questo alimento è valido per la sua bassa proporzione di grassi e colesterolo, per la sua scarsa quantità gli acidi grassi polinsaturi, poco omega 3, così come per la sua consistenza morbida e per l’assenza di spine, il che lo rende particolarmente adatto per i bambini.
Poi ovviamente le partite di questo tipo di pesce che entrano nella UE, e quindi alle Canarie, passano per punti di controllo alla frontiera autorizzati dal Ministero della Salute e se per caso ne venisse individuata una partita che non rispetta la legislazione comunitaria, la stessa verrebbe distrutta o rispedita al mittente.
Nel 2016 sono arrivate alle Canarie 53 spedizioni di Pangasio per un totale di 788.000 chilogrammi di merce.
Fra tutte queste, solo una partita è stata rifiutata e solo per un problema di documenti. Invece tutte le analisi realizzate sulla conformità della merce sono state positive.
D’altra parte, la Sanità ha spiegato che la presenza di arsenico nel Pangasio non presenta rischi per la salute perché la forma tossica di questo prodotto è quella inorganica, mentre quella presente nei pesci è invece la forma organica e pertanto non esiste nessun rischio di tossicità nel consumo.