di Ilaria Vitali
Settembre si apre a Los Silos, Tenerife, con l’annuale evento della Fiesta de la Luz, un importante festeggiamento popolare religioso che celebra il patrono della cittadina, Nuestra Senora de la Luz.
Situata ai piedi del monte Teno in una delle zone più verdi di Tenerife, Los Silos, con i suoi 5100 abitanti, in questo particolare periodo dell’anno si anima di musica, colori e visitatori in uno degli eventi più attesi e più importanti di tutta la regione.
La Fiesta de la Luz, risalente al 1722 con carattere puramente religioso, si apriva con l’elevazione al trono della Virgen cui seguiva una processione per le vie caratteristiche della cittadina.
Al termine della parada giungevano i pellegrini a piedi o a dorso di mulo o cavallo da ogni parte dell’isola; per l’occasione i pellegrini indossavano abiti allegorici e pernottavano accampati all’aperto o ospitati dagli abitanti delle zone.
Nel corso del tempo la Fiesta de la Luz si è arricchita di elementi popolari che hanno trasformato l’evento in una lunga festa ricca di attrazioni e manifestazioni collaterali.
Fuochi d’artificio, offerte gastronomiche, degustazione di liquori prodotti artigianalmente, sermoni, spettacoli per grandi e bambini, giochi, mostre, tornei sportivi, bande musicali, proiezioni di film costituiscono alcune delle principali attività inserite nel ricco pamphlet della Fiesta de la Luz che non manca, ogni anno, di attirare migliaia di visitatori tra abitanti e turisti.
L’edizione del 2016, apertasi il 29 di agosto, terminerà il 13 di settembre e prevede lo svolgimento di giornate a tema: il 29 agosto l’apertura con il tradizionale sermone, il 31 agosto si terrà la cerimonia dei rintocchi del campanile a mezzanotte, il 5 di settembre sarà la volta della Fiesta de Arte, il 6 la tanto attesa Elevación de la Virgen, il giorno 8 sarà il clou della festa (el gran día) e il giorno 11 settembre si terrà l’Ofrenda Alimenticio Floreal.
Questa della Fiesta de la Luz è la migliore occasione non solo per visitare una delle più belle zone di Tenerife, ma anche per immergersi nello spirito dell’antica tradizione canaria che qui mescola il sacro al profano.
