Tenerife e i suoi 350 siti archeologici
di Ilaria Vitali
Sono ben 350 i siti archeologici scoperti recentemente a Tenerife dopo mesi di accurate indagini facenti parte del progetto Trama 2.0 del Ministero dei Beni Culturali canario.
I siti archeologici sono tutti dislocati tra il barranco de Herques e El Malpaís de Güímar e costituiscono un importante patrimonio naturale e culturale, per troppi anni dimenticato o sottovalutato.
Il progetto Trama 2.0 si è svolto con una prima fase che ha visto un team di 8 archeologi ed etnografi lavorare nel barranco de Herques e nei calanchi di Malpaís.
Il progetto prevede infatti 4 distinte fasi suddivise in inventario, individuazione dei percorsi storici, sviluppo e recupero dei percorsi e infine creazione di un centro culturale informativo che diffonda il valore del patrimonio culturale non solo ai turisti ma anche e soprattutto ai cittadini.
Il ritrovamento dei siti archeologici, reso possibile grazie al sostegno del Cabildo di Tenerife, ha evidenziato come molti di essi siano stati oggetto di numerosi saccheggi nel corso dei secoli.
In particolare la leggendaria Cueva de las Mil Momias, la grotta delle mille mummie, ha subito le perdite più cospicue in termini di manufatti e resti umani.
Tra i siti archeologici quello della Cueva è considerato il maggior giacimento funerario di tutto l’arcipelago canario e del quale si ha notizia dal 1763 o 1764, anno in cui presumibilmente venne scoperta secondo gli antichi documenti che testimoniano la incredibile quantità di mummie conservate all’interno della grotta.
La effettiva carenza di conoscenza della storia da parte degli abitanti è causa della parziale perdita di un tesoro di inestimabile valore.
Tra gli obiettivi del Ministero dei Beni Culturali, oltre alla valorizzazione dei siti archeologici, vi è anche quello di fare formazione tra i cittadini come strumento necessario per preservare e diffondere il patrimonio di eccezionale valenza storica dell’arcipelago.
(Photo courtesy of cuentosleyendastenerife)