A grande richiesta riproponiamo un grande italiano: Tommaso D’Aquino
Tommaso D’Aquino (Roccasecca 1225 o 1226 – Fossanova 1274)
Diventa sacerdote a Colonia nel 1250 o nell’anno dopo, per poi trasferirsi a Parigi dove, dopo solo quattro anni, arrivò a tenere la sua prima lezione all’Università.
La sua opera è stata rivoluzionaria, perché a lui dobbiamo l’integrazione dell’aristotelismo con la dottrina cristiana.
Ha esercitato un influsso determinante sull’indirizzo del pensiero filosofico e della ricerca teologica nelle scuole dei secoli seguenti.
Il suo capolavoro va considerato la “Summa Theologiae”, rimasta purtroppo incompiuta, in particolare l’ultimo trattato “De Poenitentia”.
Infatti il 6 dicembre 1273, mentre celebrava la Messa, accadde un fatto strano, qualcosa lo colpì in tutto il suo essere, e da quel giorno la sua vita cambiò, sembra che anche la salute l’avesse poi abbandonato, e non volle mai più scrivere né dettare un solo rigo.
Non avendo egli mai voluto spiegare il misterioso accadimento, neppure agli intimi, lo strano accadimento va a buona ragione a far parte dei fatti storici insolubili.
Dopo la morte la salma fu trasferita nell’amata Francia e la sua tomba si trova presso il convento des Jacobins a Tolosa.
Frasi celebri: “Tu non possiedi la verità: è la verità che possiede te”.