SPIGOLATURE
Le Leggi dell’Universo
Ovvero, se accetto una bastonata senza reagire il mio vicino ladro andrà in paradiso.
di Andrea Maino
Antico Testamento: per mezzo di una mancanza contro le prescrizioni stabilite dal patto che lega gli uomini a Dio, nasce una colpa oggettiva (cfr. 1 Samuele 14:2) che mette in moto un potere malefico (una conseguenza negativa), i cui effetti distruttori ricadono necessariamente come punizione sui colpevoli e sulla comunità.
Questo legame tra peccato e disgrazia (le conseguenze penali del peccato), può essere modificato solo da Dio se Egli devia gli effetti malefici di un’azione dal colpevole e dalla sua comunità su un animale, che muore in loro vece (ad esempio il rituale del capro espiatorio in Levitico 16:20ss).
Vale qui il concetto di “sostituzione penale” (uno paga in vece di un altro, uno muore per permettere all’altro di salvarsi).
Nuovo Testamento: Gesù, il Cristo, offre l’intera sua vita con il sacrificio sulla croce per la salvezza del popolo.
Egli è colui che compie l’espiazione, cioè, è lui il mezzo stabilito da Dio per ristabilire buoni rapporti (pace, riconciliazione) con la creatura umana, togliendo di mezzo ciò che questi rapporti impedisce, cioè il peccato e le sue conseguenze legali (la morte del peccatore): “Egli è il sacrificio per i nostri peccati, e non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo. … “ (1 Giovanni 2:2; 4:10).
Nell’opera di Gesù (il suo sacrificio espiatorio), si realizza il concetto di “sostituzione penale” (Cristo viene punito al nostro posto e noi siamo liberati dalla pena che meritiamo). “…affinché si adempisse quel che fu detto per bocca del profeta Isaia: «Egli ha preso le nostre infermità e si è caricato delle nostre malattie»” (Matteo 8:17; cfr. Isaia 53:4);
Fin qui è tutto chiaro: un uomo (Gesù) va sulla croce e soffre PER ESPIARE I PECCATI DEGLI ALTRI.
Così pare che voglia la Legge dell’Universo.
Ma al mondo, senza dubbio, molti hanno sofferto fisicamente e soffrono oggi molto più di Gesù.
Dunque ci possiamo chiedere se costoro stanno espiando i peccati di altri?
Mi appare l’idea che se la Chiesa Cattolica “perpetua” le indicazioni che la ragazza stuprata non deve abortire, che l’eutanasia è peccato, come il suicidio, o suggerisce il “date a Cesare ciò che è di Cesare” (fossero anche tasse che minano la nostra sopravvivenza facendoci soffrire), se bisogna perdonare chi ci tortura, se bisogna porgere l’altra guancia, e via dicendo… dicevo… se la Chiesa e il suo Pastore vogliono che continuiamo a soffrire anche se esiste una soluzione per non farlo, forse sa benissimo che questo serve per espiare i peccati DI ALTRI nel mondo? Forse se non si espiassero questi peccati il mondo “perirebbe”? Così è la Legge?
In altre parole, se tu accetti la sofferenza (senza ribellarti) forse un assassino andrà in Paradiso grazie a te?
Forse è più coerente il mondo delle api, che se pungono muoiono poco dopo, per la perdita dell’apparato digerente.