Di Italiano alle Canarie
Tra paesaggi vulcanici, arte sostenibile e sapori autentici: la perla più selvaggia delle Canarie ti conquista al primo sguardo.
Le vacanze pasquali sono finalmente arrivate e l’atmosfera è quella giusta per partire alla scoperta di nuovi orizzonti. Tra chi ha appena fatto le valigie e chi si sta già rilassando sotto il sole, molti hanno scelto una meta che incanta al primo sguardo: Lanzarote, la regina vulcanica delle Canarie. Se anche tu ti trovi su quest’isola straordinaria o stai pensando di raggiungerla nei prossimi giorni o mesi, preparati a vivere un’esperienza che va oltre ogni aspettativa.
Ecco un assaggio irresistibile di ciò che ti aspetta: paesaggi lunari, villaggi incantevoli, arte sostenibile e una cucina che celebra l’autenticità.
Avvolta dai venti alisei e scolpita dal fuoco, Lanzarote si presenta come un poema geologico in cui la terra e il mare si incontrano in scenari mozzafiato. Le sue eruzioni vulcaniche ne hanno forgiato l’identità, rendendola unica nell’arcipelago.
Gli antichi aborigeni, i “majos”, lasciarono tracce del loro passaggio, ma fu César Manrique a trasformarne l’essenza in un simbolo di armonia tra natura e cultura. Oggi l’isola, abitata da circa 165.000 persone, racconta la sua storia attraverso villaggi bianchi, crateri silenziosi e spazi creativi.
Borghi e tradizione
Teguise, antica capitale, conquista con le sue strade acciottolate, il mercatino domenicale e luoghi storici come la chiesa di Nostra Signora di Guadalupe e il Palazzo Spínola, sede del Museo del Timple (attualmente in restauro).
Yaiza, autentico gioiello architettonico, è la porta d’accesso al Parco di Timanfaya. Da non perdere: l’eremo dei Remedios e la Finca Testeina del XVI secolo, oggi sede della bodega Vega de Yuco, immersa nei vigneti della Geria.
Haría, la “valle delle mille palme”, ospita il mercatino del sabato e la Casa-Museo di César Manrique, artista, architetto e ambientalista nato a Lanzarote (1919 – 1992). Fu lui a trasformare l’isola in un modello di armonia tra arte, natura e sviluppo sostenibile, integrando in modo visionario architettura e paesaggio vulcanico. La sua eredità è viva ancora oggi in molte delle meraviglie di Lanzarote, come i Jameos del Agua e la Cueva de los Verdes.
Spiagge e natura
A sud, nel Monumento Naturale di Los Ajaches, la Playa de Papagayo offre sabbia dorata e acque turchesi ideali per relax e snorkeling.
A El Golfo, il lago verde e le scogliere de Los Hervideros creano un panorama da sogno al tramonto. A nord, presso Órzola, il Caletón Blanco stupisce con le sue piscine naturali incorniciate da sabbia bianca e roccia vulcanica nera.
Tra i luoghi più iconici: la Cueva de los Verdes e i Jameos del Agua, cavità laviche trasformate da Manrique in opere d’arte, ricche di fascino e mistero.
Il cuore vulcanico dell’isola è il Parque Nacional de Timanfaya, con i suoi paesaggi lunari, geyser naturali e crateri imponenti da ammirare attraverso tour guidati.
Cultura e musei
A Mozaga, il Monumento al Campesino e la Casa-Museo del Campesino omaggiano la cultura rurale con piatti tipici come mojo e sancocho canario.
Ad Arrecife, il Castillo de San José ospita il Museo Internazionale d’Arte Contemporanea, tra arte e viste spettacolari sulla baia.
A Playa Blanca, il Museo Atlántico propone un’esperienza unica: oltre 300 sculture sottomarine dell’artista Jason deCaires Taylor a 12 metri di profondità convivono con la fauna marina.
Sapori da ricordare
Tra i piatti più tipici: le papas arrugadas con mojo rojo o verde, la vieja alla piastra e il tradizionale sancocho canario. Non mancano i rinomati formaggi di capra e i vini della Geria, coltivati su suolo vulcanico. Le degustazioni, come quelle proposte dalla bodega Stratvs, nel suggestivo Barranco del Obispo, sono imperdibili.
Lanzarote ti aspetta con i suoi contrasti spettacolari, la potenza del vulcano e l’arte che si fonde con la natura. Un’isola che lascia un segno indelebile in chi la visita.