Il turismo stanziale non è una favola, ma una realtà comprovata dai numeri

Già dalla panoramica della foto di “La Oliva” appare evidente la massificazione turistica. L’invasione di edifici moderni e la trasformazione dell’ambiente urbano testimoniano un cambiamento irreversibile che sta mettendo a dura prova la popolazione locale.

Il 36,1% degli abitanti di Fuerteventura è nato all’estero (43.362 persone), rendendola l’isola canaria con la maggiore presenza di stranieri.

Un fenomeno che incide direttamente sul costo della vita, ormai in continua ascesa.

Fuerteventura non è solo una destinazione turistica, ma una vera e propria calamita per il cosiddetto turismo stanziale.

Sempre più cittadini stranieri, soprattutto provenienti dal Nord Europa, dalla Germania e dal Regno Unito, scelgono di trasferirsi stabilmente sull’isola, attratti dal clima mite e dai costi, che per loro rimangono relativamente bassi rispetto ai Paesi di origine.


Il risultato? Una pressione crescente sul mercato immobiliare e sui prezzi dei beni di prima necessità, che si traducono in un costo della vita in costante aumento, senza possibilità di inversione di tendenza.

A confermare questo dato c’è un rapporto del Colegio Oficial de Economistas de Las Palmas, Fuerteventura è la prima isola dell’arcipelago per percentuale di residenti stranieri.

Nel 2023, il 36,1% della popolazione majorera era nata all’estero, pari a 43.362 persone, un dato nettamente superiore alla media delle Canarie, dove la presenza di cittadini stranieri si ferma al 20,4%.

La Oliva, capitale del turismo residenziale

Il comune con la più alta percentuale di stranieri è La Oliva, dove quasi la metà della popolazione (48,8%) proviene da altri Paesi.

Basta passeggiare per le strade di Corralejo, El Cotillo o Lajares per rendersi conto di come il tessuto sociale ed economico sia profondamente cambiato.

Subito dopo troviamo Antigua (47,2%) e Pájara (42,4%), dove la situazione è molto simile.

Nei comuni turistici del sud e del centro dell’isola, i residenti stranieri con un forte potere d’acquisto stanno trasformando Fuerteventura in una meta esclusiva, con un impatto diretto sui prezzi.

In parallelo, cala la percentuale di nati nelle Canarie e nel resto della Spagna: a La Oliva, solo il 34,2% della popolazione è di origine canaria, mentre il 17% proviene da altre regioni spagnole.

Ad Antigua, la presenza canaria è leggermente superiore (39,8%), mentre il 13% è originario del resto della Spagna.

A Pájara, i numeri sono simili: il 40,2% dei residenti è nato nelle Canarie, il 17,4% in altre zone della Spagna.

Un’isola sempre meno accessibile per i residenti locali

Mentre il turismo stanziale porta benefici economici per alcuni settori, dall’altra parte genera una spirale inflazionistica che colpisce duramente i residenti con redditi più bassi.

I salari medi delle Canarie non reggono il confronto con quelli dei pensionati e lavoratori del Nord Europa, che con stipendi e pensioni più alti possono permettersi affitti e beni di consumo a prezzi che per i locali risultano proibitivi.

Se confrontiamo i dati con la media dell’arcipelago, il contrasto è evidente: nelle Canarie, il 71% della popolazione è nata sulle isole, l’8,6% proviene dal resto della Spagna e solo il 20,4% è straniera. Fuerteventura, invece, ha ormai quasi raddoppiato questa percentuale, con un impatto sociale ed economico che sta trasformando profondamente l’isola.

Il turismo residenziale non è più un’ipotesi o una percezione: è una realtà concreta, sostenuta dai numeri. E con esso, l’inevitabile aumento del costo della vita, rendendo sempre più difficile per i locali restare nella loro terra.

Quindi, rivedere la politica turistica non è solo una scelta, ma una necessità inderogabile, a meno che non si voglia condannare la popolazione locale a un progressivo esodo forzato.

Il trend attuale è inarrestabile e devastante: se non si interviene con regolamentazioni efficaci, l’isola diventerà un paradiso esclusivo per chi ha grandi risorse economiche e un incubo per chi vi è nato.

Che piaccia o no, è il momento di agire, altrimenti sarà una Caporetto senza ritorno.

Di Italiano alle Canarie