Spesso spagnoli ed italiani vengono accomunati, pensando che le nostre culture siano uguali. Chi non ha mai sentito dire “la Spagna è come l’Italia”? Beh dopo aver letto questo articolo, forse cambierete opinione.

ORARI:

Qui si fa tutto più tardi rispetto all’Italia! Si pranza dalle 14 alle 15 e si cena tra le 22 e le 24.

La prima serata televisiva inizia intorno alle 22.00  (nota come “prime time”) e può protrarsi fino alle 01:00. Tuttavia, negli ultimi anni, si è osservata una tendenza a posticipare ulteriormente l’inizio della programmazione di punta, con alcune reti che avviano i loro programmi principali anche alle 22:30 o più tardi. Questa pratica è influenzata dalle abitudini culturali spagnole, dove la giornata lavorativa tende a concludersi più tardi rispetto ad altri paesi europei, e dalle strategie delle emittenti per massimizzare l’audience.

In Spagna il sole tramonta più tardi rispetto all’Italia, perché nonostante abbiano lo stesso fuso orario (gmt+1), la Spagna è comunque più vicina al Portogallo (gmt+0).

Ma sapete perché? Questa discrepanza ha radici storiche: nel 1940, durante la dittatura di Francisco Franco, la Spagna decise di adottare il fuso orario della Germania nazista (GMT+1) come segno di alleanza politica.


Da allora, questa scelta non è mai stata revocata, creando un effetto particolare sugli orari della vita quotidiana degli spagnoli. Quindi, non sorprendetevi se in piena estate vedete ancora il sole che splende alle 21:30!

I negozi aprono alle 10 e chiudono alle 21 (i centri commerciali chiudono alle 22). Tuttavia, è comune che molti esercizi commerciali, soprattutto quelli più tradizionali, chiudano per una lunga pausa pranzo tra le 14 e le 17, una pratica legata all’abitudine della siesta. Nei centri delle grandi città, invece, questa consuetudine è meno diffusa e si tende a mantenere orari continuati.

ABITUDINI ALIMENTARI:

Le colazioni spagnole non sono sempre a base di biscotti o croissant!

In Spagna mangiano spesso anche salato la mattina, come toast con prosciutto cotto, uova e formaggio e pane tostato con salsa di pomodoro.

Noi beviamo il caffè e latte a colazione, gli spagnoli invece dopo pranzo! E dopo la discoteca altro che cornetto con la nutella! Loro preferiscono chocolate con churros!

ADATTAMENTI DI FILM, LIBRI, CANZONI, PAROLE STRANIERE:

Gli spagnoli traducono tutto, MA PROPRIO TUTTO!

– Grey’s Anatomy -> Anatomía de Grey

– Ghost Whisperer -> Entre fantasmas

– Law & Order -> Ley y Orden

– Spiderman – lo scrivono uguale, ma lo pronunciano “Espiderman”  (esattamente come  scritto!).

Questo accade perchè, quando una parola inizia per “s” seguita da consonante, gli spagnoli tendono ad aggiungere una “e” all’inizio per facilitarne la pronuncia, come avviene anche con altre parole di origine straniera, ad esempio “Estress” (stress) o “Escanner” (scanner).

La musica italiana è molto famosa in Spagna, nel senso che tutti quanti conoscono la versione spagnola delle canzoni di Nek, Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Tiziano Ferro.

Raffaella Carrà ha aperto la strada alla musica italiana in Spagna, diventando un’icona intramontabile. Ancora oggi, il suo nome evoca entusiasmo e nostalgia, rimanendo un simbolo indelebile dello spettacolo per gli spagnoli.

CURIOSITÀ

Un’altra cosa curiosa sono i nomi che abbiamo noi e loro ma li pronunciano diversamente: Ivan per loro è Iván, mentre Elena è Eléna, Aìda è Aida.

In Spagna gli uomini non si salutano con il bacio sulla guancia, ma con un abbraccio.

Anche tra uomini e donne, il bacio sulla guancia non è la norma come in Italia, ma dipende dal grado di confidenza.

Nei contesti più formali o tra conoscenti, si preferisce una stretta di mano.

Il doppio bacio sulla guancia è riservato principalmente tra donne o tra persone con un forte legame di amicizia o parentela.

Infine, in spagnolo non esiste una parola specifica per dire “pomeriggio”, dato che per loro pomeriggio e sera si racchiudono in un’unica parola: tarde!

Questo può creare qualche confusione per gli italiani che imparano lo spagnolo, perché “tarde” viene usato sia per indicare le ore dopo il pranzo sia per la sera fino a cena.

Per essere più precisi, gli spagnoli spesso specificano l’ora o aggiungono espressioni come “por la tarde” (nel pomeriggio) o “a última hora de la tarde” (alla fine del pomeriggio, più vicino alla sera).

IMPARARE LO SPAGNOLO PER UN ITALIANO.

Imparare lo spagnolo per un italiano può sembrare facile e per certi versi lo è, condividendo molte somiglianze nel vocabolario e nella grammatica.

Questo significa che una grande percentuale di parole in entrambe le lingue sono simili o identiche nella forma e nel significato, facilitando la comprensione reciproca.

 

Con l’espansione dell’Impero Romano, il latino si diffuse in tutta Europa e, col tempo, si evolse e si ramificò in diverse lingue romanze, tra cui lo spagnolo e l’italiano.

Nonostante queste differenze, spagnolo e italiano condividono una coincidenza lessicale dell’83%, il che rende l’apprendimento più intuitivo per un italiano.

Con impegno costante e un metodo efficace, in pochi mesi si può raggiungere un livello di indipendenza linguistica elevato, permettendo di comunicare con scioltezza nella vita quotidiana.

Inoltre, i falsi amici tra le due lingue possono generare confusione, rendendo necessaria un’attenzione particolare per evitarli.

Ad esempio, “embarazada” in spagnolo significa “incinta” e non “imbarazzata”.Un altro esempio è “constipado”, che in spagnolo significa “raffreddato” e non “costipato”, come si potrebbe erroneamente pensare.

Anche “ropa” non indica la “roba” generica, ma solo i “vestiti”, “burro” significa “asino e “salida” vuol dire “uscita” e non “salita”.

In conclusione, italiani e spagnoli condividono radici latine e molte affinità, ma restano distinti per cultura, tradizioni e abitudini quotidiane.

Le differenze, talvolta sottili, rendono ogni esperienza unica e affascinante.

Di Italiano alle Canarie