Ormai siamo alle comiche finali.

Persino la sede della Nettezza Urbana della città è circondata dai rifiuti, mentre le denunce degli imprenditori e dei cittadini si accumulano senza risposta.

Gli imprenditori del poligono industriale di Las Torres denunciano il degrado dell’area industriale di Las Palmas de Gran Canaria, una situazione (che non è l’unica) sembra essere sfuggita di mano alle autorità locali.

Las Palmas de Gran Canaria considerata nella classifica della OCU (Organizzazione Consumatori e Utenti) tra le città più sporche di Spagna, continua a mostrare un evidente punto debole nella gestione della pulizia urbana, come testimoniano le continue proteste della cittadinanza e del tessuto imprenditoriale.

L’ultimo grido d’allarme arriva dalla confederazione degli imprenditori del poligono industriale di Lomo Blanco a Las Torres, ironicamente proprio dove si trova la sede del Servizio Municipale di Nettezza Urbana della capitale.

Una contraddizione che non sfugge agli imprenditori, i quali, tra risate amare – per non piangere, affermano – denunciano lo stato di degrado attraverso documenti ufficiali inviati alla sindaca Carolina Darias.


Juan José Toledo, rappresentante di Aetor, l’associazione degli imprenditori della zona industriale di Las Palmas de Gran Canaria, ha presentato innumerevoli denunce formali al Comune.

Tuttavia, afferma che le sue richieste non vengono considerate ufficialmente, nonostante rappresenti un parco industriale con 250 aziende, alcune delle quali con oltre 400 dipendenti.

“Siamo esasperati da questa situazione! Non raccolgono la spazzatura.”

Ma questo è solo la punta dell’iceberg: non c’è alcuna manutenzione.

“La pianta infestante rabo de gato sta invadendo i marciapiedi, e il progetto di riqualificazione del poligono è rimasto incompiuto”, denuncia Toledo, che ha consegnato un dossier di 16 pagine al governo cittadino.

Gli imprenditori di Las Torres si uniscono alle proteste già avviate dai residenti di quartieri come Triana, El Polvorín e Almatriche Bajo, che hanno dato vita al movimento La rivoluzione delle scope.

Il governo cittadino ha minimizzato queste manifestazioni.

L’assessore al Bilancio, Francisco Hernández Spínola, ha liquidato la protesta in un consiglio comunale definendola “un sogno di una notte di mezza estate”.

Parole che hanno indignato i manifestanti, tra cui lo stesso Toledo e gli imprenditori che rappresenta, i quali denunciano l’assenza di qualsiasi risposta concreta da parte del governo di Carolina Darias.

Basta percorrere Calle Agaete, dove ha sede il Servizio Municipale di Nettezza Urbana, per constatare la fondatezza delle denunce degli imprenditori. La stessa situazione si ripete nelle strade circostanti.

La spazzatura resta per giorni senza essere raccolta. I marciapiedi, come nel centro della città, vengono invasi dalla pianta infestante rabo de gato, trasformando l’asfalto in una giungla urbana.

L’elenco dei danni a marciapiedi e muri è lungo. Inoltre, numerosi veicoli abbandonati costellano il paesaggio industriale, contribuendo al degrado generale.

Alcuni rappresentanti municipali, raccontano gli imprenditori con sarcasmo, invitano semplicemente ad avere pazienza, affermando che il processo amministrativo per l’assegnazione del servizio di pulizia sarebbe in fase di risoluzione.

Dichiarazioni che fanno sorridere amaramente, in quanto come affermano dalla confederazione degli imprenditori: “non hanno risolto nemmeno il problema della segnaletica nel poligono”.

La mancanza di segnaletica, infatti, ha causato un aumento degli incidenti stradali e degli investimenti di pedoni nella zona industriale.

Ormai l’indolenza del Comune e della sua sindaca ha raggiunto livelli tra il comico e il drammatico.

Il risultato è un assordante silenzio che dovrebbe far infuriare cittadini e imprenditori, ma che nella sostanza si traduce soltanto in denunce e movimenti di protesta che non scalfiscono minimamente il letargo perenne del Comune di Las Palmas.

Di Italiano alle Canarie