Las Palmas conferma il deterioramento come destinazione turistica: resta solo Maspalomas
Tra il 2015 e il 2023 il Dipartimento di Urbanistica di Las Palmas è stato gestito da Podemos, e recentemente il PSOE, che amministra la città con la sua Sindaca Carolina Darias, che ha confermato che nella capitale ci sono più case vacanze che posti letto alberghieri.
Questa situazione evidenzia un cambiamento significativo nella gestione dell’offerta turistica, con implicazioni sia per il settore che per la comunità locale.
Gli operatori del settore sono ormai orientati a diversificare i loro profitti in destinazioni come Fuerteventura e Lanzarote, lasciando Maspalomas come unico caposaldo turistico dell’isola.
A Las Palmas non si auspica lo stesso sviluppo per il sud dell’isola che è invece preferito dai proprietari di appartamenti adibiti a uso abitativo.
La spiaggia de Las Canteras, ad esempio, è uno dei luoghi che risentono maggiormente degli squilibri urbanistici delle Canarie.
Solo qui, la metà degli affitti è destinata a case vacanze, con gravi ripercussioni sui servizi pubblici, come pulizia, sicurezza, illuminazione e controllo dell’inquinamento acustico.
Inoltre, Las Canteras è priva della Bandiera Blu, ormai da due anni consecutivi, e la zona di El Confital è contaminata.
Questo ha contribuito a ridurre l’attrattività della zona, nonostante il suo grande potenziale turistico.
Las Palmas si trova attualmente in una dinamica di espansione delle case turistiche, passando da 2.050 unità nell’agosto 2020 a 4.716 nell’ottobre 2024, secondo il Registro Generale Turistico delle Canarie.
Questo ritmo di crescita è paragonabile solo a quello di comuni turistici come San Bartolomé de Tirajana o Adeje.
Tale espansione ha portato a una maggiore pressione sui servizi pubblici e sulle risorse locali, oltre a modificare il panorama urbano della città.
Tuttavia, questo aumento delle case vacanze entra in competizione diretta con le strutture alberghiere, che nello stesso periodo hanno registrato un calo: i posti letto sono passati da 6.485 nel terzo trimestre del 2023 a 6.308 tra luglio e settembre 2024, una tendenza che si riscontra anche in altre destinazioni turistiche di rilievo.
Questo calo evidenzia un cambiamento nelle preferenze dei turisti, che optano sempre più per alloggi privati rispetto agli hotel tradizionali. (Sarà anche perchè risparmiano qualcosa?).
L’aumento delle case vacanze nelle Canarie si sta avvicinando rapidamente al numero di posti letto offerti dagli hotel, un dato che è rimasto relativamente stabile nell’ultimo decennio.
Questo fenomeno ha generato tensioni all’interno del settore turistico e tra i residenti, che vedono l’espansione delle case vacanze incidere negativamente sulla disponibilità di abitazioni a prezzi accessibili.
Non solo, questa crescita pone anche sfide in termini di accessibilità abitativa e convivenza con i residenti locali.
In alcuni quartieri, la coabitazione tra residenti permanenti e turisti temporanei ha portato a episodi di tensione sociale e proteste pubbliche.
Di Italiano alle Canarie