Che la sanità in Spagna fosse un fiore all’occhiello decantato dai media è cosa nota, ma forse varrebbe la pena osservare anche l’altro lato della medaglia.

Per ogni eccellenza esistono aspetti critici, e la sanità spagnola non fa eccezione.

Nel 2024, infatti, l’associazione El Defensor del Paciente ha ricevuto ben 14.088 segnalazioni di presunte negligenze medico-sanitarie, con un incremento di 2.017 casi rispetto al 2023.

Le Canarie, in questa speciale classifica delle denunce, si collocano all’11º posto, con 307 segnalazioni.

Dalla Relazione 2024 pubblicata da El Defensor del Paciente, si  evidenzia una media di 38 casi al giorno di malasanità.

Alla luce di questi numeri, l’associazione deplora il “collasso” del sistema sanitario e afferma che si sono raggiunti i livelli pre-pandemia.


I casi più frequenti di malasanità riguardano interventi eseguiti in modo errato, dimissioni ospedaliere premature, cure carenti, infezioni ospedaliere e ritardi nelle ambulanze.

Tuttavia, la principale causa segnalata è l’errore diagnostico e la perdita di opportunità terapeutiche, come sottolinea la relazione.

Neonati con disabilità

Tra i casi riportati, 108 neonati sono nati con qualche disabilità, tre in più rispetto all’anno precedente. Ciò è attribuito a parti gestiti in modo inadeguato o con l’uso di forcipe, che hanno causato conseguenze come sofferenza fetale, paralisi cerebrale o brachiale.

“La cosa peggiore di questa sezione è che, in molti di questi casi, i ginecologi non informano i genitori durante la gravidanza delle malformazioni del feto, e molti neonati muoiono poche ore dopo la nascita poiché incompatibili con la vita”, denuncia l’associazione.

Interventi estetici e plastiche mal riuscite

Sono stati segnalati 351 casi di persone che si sono sottoposte a interventi di chirurgia plastica, riparatrice o estetica con risultati insoddisfacenti, un numero maggiore rispetto all’anno precedente, con un aumento di 65 casi.

Inoltre, 25 persone sono decedute in situazioni in cui, dopo aver contattato il 112, l’ambulanza non è stata inviata o ha avuto un ritardo superiore a un’ora.

Infezioni ospedaliere

Sono 32 i pazienti deceduti a causa di infezioni ospedaliere, dovute al mancato rispetto delle misure di asepsi (sicurezza). “Questo numero è esiguo rispetto alla realtà, dato che in Spagna ogni anno muoiono più persone per infezioni ospedaliere che per incidenti stradali”, afferma la Relazione.

Disabilità post-operatoria

Sono stati riportati 134 casi di pazienti che, dopo un intervento chirurgico, hanno riportato una disabilità, rimanendo in stato di tetraplegia o paraplegia, un aumento di 33 casi rispetto al 2023.

Depilazione laser

Nel 2024, ci sono stati 70 casi di persone colpite da problemi derivanti dalla depilazione laser. El Defensor del Paciente sottolinea che questo dato è rilevante, poiché la pratica è aumentata negli ultimi anni all’interno di centri estetici.

“Alcuni di questi centri utilizzano laser di scarsa qualità, e spesso il personale che realizza questi trattamenti non è qualificato né medico”, avverte il rapporto.

Trasfusioni e contagi

Sono stati segnalati 24 casi di persone contagiate da epatite C (VHC), una cifra simile a quella dell’anno precedente, con un caso in meno. La maggior parte è attribuita a trasfusioni di sangue durante interventi chirurgici.

Dimissioni premature

Inoltre, 287 persone hanno denunciato di essere state dimesse senza essere in condizioni ottimali per tornare al lavoro. “La mancanza di coordinamento tra il sistema contrattuale e il sistema di protezione della Sicurezza Sociale sta generando un grave squilibrio nel nostro sistema, con conseguenze terribili per i lavoratori”, sottolineano.

Regioni con più denunce

Le comunità autonome con il maggior numero di denunce per negligenze sanitarie sono:

  1. Madrid (3.811 casi)
  2. Andalusia (2.509)
  3. Catalogna (1.783)
  4. Comunità Valenciana (992)
  5. Castiglia e Leòn (812)
  6. Galizia (746)
  7. Castiglia-La Mancia (705)
  8. Paesi Baschi (462)
  9. Murcia (454)
  10. Aragona (380)
  11. Canarie (307)
  12. Estremadura (290)
  13. Asturie (237)
  14. Cantabria (223)
  15. Baleari (201)
  16. Navarra (99)
  17. La Rioja (62)
  18. Ceuta e Melilla (15).

Liste di attesa

L’associazione segnala che, dal 2020 al 2024, le liste di attesa hanno registrato un “incremento vertiginoso”. Secondo gli ultimi dati del Ministero della Sanità, al 30 giugno 2024, si contavano 848.340 pazienti in attesa di intervento chirurgico, con un tempo medio di 121 giorni, il dato più alto mai registrato.

Critiche al Ministero della Sanità

L’associazione esprime la propria delusione nei confronti della ministra della Sanità, Mónica García, per la scarsa azione intrapresa. Tra le soluzioni proposte figurano:

  • Aumento dei fondi per la sanità nei bilanci statali.
  • Piano sanitario nazionale per ridurre le disuguaglianze regionali.
  • Miglioramento delle condizioni lavorative del personale sanitario.
  • Ottimizzazione delle procedure amministrative.
  • Garanzia di una distribuzione equa delle risorse.

Conclusione

Dai dati emersi e denunciati dall’associazione El Defensor del Paciente, il quadro appare tutt’altro che incoraggiante, sia a livello nazionale che per le Canarie.

Le cifre rivelano una grave mancanza di attenzione alla sanità in generale, con problemi strutturali che si riflettono in carenze organizzative, risorse insufficienti e gestione inadeguata.

Questa tendenza di negligenze, tagli e poche risorse finanziarie non riguarda soltanto la Spagna, ma si inserisce in un contesto più ampio che interessa l’intero Occidente.

Numerosi Paesi denunciano situazioni simili, con governi che destinano sempre meno risorse alla sanità pubblica.

Questo è un dato incontrovertibile che solleva preoccupazioni sulla sostenibilità dei sistemi sanitari, compromettendo l’accesso a cure di qualità per i cittadini.

Alla luce di tali criticità, è fondamentale che vengano intraprese azioni concrete e urgenti per invertire questa rotta, garantendo un futuro più solido e equo.

Di Italiano alle Canarie