Alcuni giorni fa la sindaca di Las Palmas, Carolina Darias, ha presentato un rapporto dettagliato che evidenzia le difficoltà di accesso all’abitazione nella capitale dell’isola e sollecita il Governo delle Canarie a dichiarare la città zona “tensionada”.
Leggi il nostro articolo: La sindaca di Las Palmas: “Basta scuse sulla crisi abitativa”!👇
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Cosa significa “zona tensionada”?
La definizione di “zona tensionada” si riferisce a un’area geografica in cui il mercato immobiliare presenta difficoltà significative per l’accesso alla casa, sia in termini di prezzi di acquisto che di affitti.
Ma vi sono ulteriori ragioni per cui Las Palmas de Gran Canaria può essere considerata meritevole di questa designazione.
Un rapporto dell’Osservatorio DESCA (Derechos Sociales y Justicia Ecológica), un’organizzazione catalana fondata nel 1998 che studia e analizza le condizioni sociali, economiche e ambientali, segnala che la città soddisfa più parametri di quelli indicati dal Comune nel suo rapporto, rafforzando la richiesta al Governo delle Canarie di regolamentare il mercato immobiliare.
Questo rapporto, commissionato da Podemos – una delle tre forze del patto municipale – aggiunge ulteriori motivazioni rispetto a quelle dei tecnici locali per giustificare questa misura.
Secondo il documento elaborato dal governo municipale, la città più grande dell’arcipelago soddisfa tre dei quattro requisiti richiesti dalla legge statale sull’abitazione per essere considerata zona ad alta tensione, anche se ne basterebbe uno solo per giustificare la dichiarazione.
Tuttavia, secondo i dati dell’Osservatorio DESCA, si soddisfano tutti e quattro i requisiti, rendendo ancora più incisiva l’affermazione della sindaca Carolina Darias secondo cui “non ci sono più scuse”.
L’Osservatorio DESCA presenterà le conclusioni del suo rapporto in un documento basato sui dati che descrivono la realtà abitativa delle isole. Questo documento mira a rafforzare la posizione interna del patto e a sostenere l’idea del partito che ha richiesto d’includere la dichiarazione di zona ad alta tensione nelle linee guida dell’attuale governo.
La differenza tra il rapporto municipale e quello del DESCA risiede nei periodi considerati per valutare l’andamento dei prezzi di acquisto. Il calcolo va da gennaio 2019 a dicembre 2023, rispettando esattamente il margine di cinque anni previsto dalla legge per l’analisi.
La legge stabilisce che, per essere dichiarata zona ad alta tensione, deve verificarsi “che il prezzo di acquisto o di affitto degli immobili abbia registrato nei cinque anni precedenti alla dichiarazione un aumento percentuale accumulato di almeno tre punti percentuali superiore all’aumento percentuale accumulato dell’indice dei prezzi al consumo della corrispondente comunità autonoma”.
Il rapporto dell’area di Urbanistica del Comune di Las Palmas de Gran Canaria già offre un quadro preoccupante dei prezzi di acquisto dal 2020 in poi.
Tuttavia, includendo un anno in più nell’analisi, il rapporto del DESCA dimostra che anche questo requisito è soddisfatto.
In tutti i casi, la variazione del prezzo di acquisto degli immobili nei cinque anni precedenti presenta un aumento percentuale accumulato di almeno tre punti percentuali superiore all’aumento dell’indice dei prezzi al consumo della comunità autonoma, con valori che vanno da 5 a 9 punti superiori, come riportato nel documento.
Nonostante questa discrepanza, che offre un quadro di dati più ampio rispetto a quello presentato dal Comune per confrontare la propria realtà con quella del Governo delle Canarie, il rapporto commissionato da Podemos concorda sul fatto che siano pienamente soddisfatti gli altri tre criteri richiesti per la dichiarazione.
Tra questi, la quota di reddito familiare dedicata al pagamento dell’affitto o del mutuo e l’aumento dei prezzi degli affitti in città.
Acquisti da parte di non residenti
Il documento dell’Osservatorio DESCA, concentrandosi sui dati relativi agli acquisti, indica che l’andamento delle compravendite tra il 2007 e il 2023 segue un modello simile a quello di tutte le isole: dal 2007 al 2011 si registra un calo, seguito da una ripresa fino al 2019, un calo nel 2020 (causato dalla pandemia) e un picco nel 2022 con 4.276 transazioni totali.
Inoltre, dal rapporto emerge un dato che illustra la realtà immobiliare di Las Palmas: nel secondo trimestre del 2024, la città si colloca tra i 7 territori con il maggiore peso di compravendite da parte di stranieri in tutta la Spagna.
Gli acquisti di immobili da parte di non residenti, spesso dotati di maggiore capacità di spesa, portano a un aumento dei prezzi e incentivano i proprietari a vendere gli immobili una volta terminati i contratti di affitto.
La dichiarazione di zona “tensionada” comporterebbe la regolamentazione del mercato immobiliare cittadino, con particolare attenzione alle locazioni, spesso condizionate dalla diffusione degli affitti turistici e dalla conseguente distorsione rispetto alle esigenze delle famiglie.
La città attende la dichiarazione di zona “tensionada” con tutte le giustificazioni del caso, e si augura che il Governo delle Canarie, competente in materia, intervenga in maniera rapida.
Come detto dalla Sindaca Carolina Darias: non ci sono più scuse!
Di Italiano alle Canarie