Las Palmas de Gran Canaria chiede di essere dichiarata zona “tensionada”: «Non ci sono più scuse» afferma Carolina Darias, Sindaca di Las Palmas.

Il governo della città ha presentato un rapporto che giustifica le difficoltà di accesso alla casa nella capitale dell’isola e sollecita il Governo delle Canarie a procedere con la dichiarazione di zona “tensionada”.

Cosa significa “zona tensionada”?

La definizione di “zona tensionada” si riferisce a un’area geografica in cui il mercato immobiliare presenta difficoltà significative per l’accesso alla casa, sia in termini di prezzi di acquisto che di affitti.

Queste zone sono caratterizzate da una domanda di alloggi superiore all’offerta disponibile, che si traduce in un incremento dei costi abitativi, spesso aggravato da fenomeni come il turismo vacazionale e la speculazione immobiliare.

Questo concetto è stato introdotto nella nuova legge sugli affitti approvata nel 2023 dal governo di Pedro Sánchez, con l’obiettivo di contrastare l’aumento dei prezzi e tutelare i residenti.


La dichiarazione di “zona tensionada” consente alle autorità di adottare misure specifiche per regolare i prezzi degli affitti e favorire un accesso più equo alla casa per i residenti locali.

Las Palmas de Gran Canaria affronta il grande problema abitativo che penalizza la cittadinanza, con la capitale soffocata dai prezzi imposti dal mercato immobiliare e dalla pressione esercitata dagli affitti turistici.

Con questo scenario, il Comune ha reso pubbliche le conclusioni contenute nel rapporto per richiedere la dichiarazione di città “tensionada” al Governo delle Canarie.

Il documento presentato dal comune, è composto da oltre 200 pagine, ed è stato redatto dai tecnici dell’area di Urbanistica in collaborazione con l’Università di Las Palmas de Gran Canaria.

Durante vari interventi, la Sindaca Darias ha ricordato più volte che il Governo delle Canarie è l’istituzione responsabile di redigere questo rapporto, nonostante mesi fa avesse inviato una proposta alla federazione dei comuni suggerendo che fossero i municipi a occuparsi della redazione dei rapporti preliminari.

Per questo, la sindaca insiste sul fatto che non ci sono più scuse, sottolineando implicitamente che l’amministrazione comunale ha svolto il lavoro al posto dell’Esecutivo regionale.

“Abbiamo deciso di elaborare tutta la procedura preparatoria perché è l’unico modo per dire al Governo delle Canarie che non ci sono più scuse”.

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