Secondo quanto riportato da Preferente.com autorevole quotidiano digitale per professionisti del turismo, la Spagna ha stabilito un nuovo record storico nel settore turistico, confermandosi ancora una volta come una delle destinazioni più ambite al mondo.
Con 88,5 milioni di visitatori internazionali, il Paese ha superato i risultati del 2023 (85 milioni) e persino quelli pre-pandemia del 2019 (83 milioni).
Questo nuovo traguardo consolida la posizione della Spagna come seconda destinazione più visitata al mondo, subito dopo la Francia.
Dati economici e comportamenti turistici.
Oltre al numero di turisti, il dato economico è altrettanto significativo: i visitatori hanno speso complessivamente 118 miliardi di euro, un aumento del 16,7% rispetto all’anno precedente.
La spesa media per soggiorno si è mantenuta alta, nonostante la durata media del soggiorno sia rimasta stabile a 7,6 giorni, leggermente superiore rispetto al 2023.
Secondo i dati dell’INE (Istituto Nazionale di Statistica), per quanto riguarda le regioni più visitate, la classifica vede al primo posto la Catalogna, con 18,8 milioni di turisti (+9,9% rispetto al 2023), seguita dalle Baleari con oltre 15 milioni di visitatori (+6,1%) e dalle Canarie, che hanno sfiorato i 14 milioni (+9,6%), un dato che contrasta con altre fonti stampa che in varie occasioni hanno affermato che l’arcipelago avrebbe potuto sfiorare o addirittura superare i 18 milioni di turisti.
Queste tre regioni si sono confermate anche come le principali beneficiarie in termini di spesa turistica.
I principali mercati emissori.
Il Regno Unito rimane il principale mercato emissore con 17,5 milioni di visitatori, seguito dalla Francia (12,2 milioni) e dalla Germania (11,3 milioni).
I turisti britannici sono anche i principali contribuenti economici, con 1.160 milioni di euro.
La vicinanza geografica consente invece ai francesi di effettuare viaggi più brevi e con una spesa complessiva inferiore.
Resistenza alle campagne di “turismofobia”.
Nonostante le ricorrenti campagne di turismofobia che in alcuni casi hanno cercato di screditare destinazioni come Barcellona, le Baleari e le Canarie, queste aree continuano a registrare record di visitatori.
Recentemente, una guida di viaggio (Fodor’s Travel) ha persino consigliato di evitare questi luoghi per il 2025, citando problemi di sovraffollamento, costo della vita elevato, insostenibilità ambientale, etc.. (leggi nostro articolo)👇
Fodor’s Travel ti avverte: le mete da evitare nel 2025. Sì, ci sono anche le Canarie!
Tuttavia, i dati ufficiali smentiscono queste affermazioni: nessuna di queste destinazioni ha subito cali di visitatori, anzi, tutte hanno registrato aumenti significativi.
Nelle Canarie, dove il turismo è stato accusato di aggravare la crisi abitativa per i residenti, le proteste hanno perso slancio negli ultimi mesi.
L’ultima manifestazione organizzata contro il turismo risale a ottobre 2024 e ha visto un calo di partecipazione.
Una reputazione solida e resiliente.
Le statistiche dimostrano che la Spagna ha una capacità unica di attrarre visitatori nonostante le critiche e le campagne di discredito.
Gli atti di turismofobia, sebbene visibili e amplificati in alcuni contesti, sembrano avere un impatto limitato sulle decisioni dei viaggiatori stranieri.
Tuttavia, alcune critiche si mescolano a reali preoccupazioni che andrebbero affrontate, come la sostenibilità ambientale e i costi crescenti, che continuano a essere temi di dibattito.
La Spagna chiude il 2024 con numeri in crescita, dimostrando ancora una volta che il turismo, sebbene in buona parte basato su flussi di massa piuttosto che su esperienze di alta qualità, rimane uno dei pilastri fondamentali della sua economia e un simbolo di attrattività globale.
di Italiano alle Canarie