L’immigrazione presenta il conto a El Hierro dal punto di vista sanitario.

Che l’immigrazione no limit fosse a “costo zero” ed è una ricchezza, accogliendo  sine die, e non fare una ripartizione tra le varie regioni e porre un limite all’arrivo continuo, è una favoletta per i bambini.

Ma a quanto sembra gli spagnoli sono molto infantili e credono alla storiella raccontata dal Governo.

Forse quando saranno più grandi capiranno che come Babbo Natale e la Befana, anche questa storia dell’accoglienza infinita è una fantasia.

In questo dato è raccolto il dramma di El Hierro:  11mila residenti  – 24mila immigrati nel 2024.

Questo dovrebbe far capire la gravissima situazione che soffre l’isola, ma fino ad ora dalle istituzioni sono arrivate solo parole vuote e di circostanza.


Una vera vergogna umana!

Intersindical Canaria ha avvertito  che la «massiccia» pressione migratoria sta per far saltare in aria il sistema sanitario dell’isola di El Hierro e ha chiesto la costruzione di un nuovo ospedale di emergenza per affrontare la «urgentissima situazione che soffrono i suoi abitanti».

Il sindacato, in un comunicato, ha segnalato che le scarse risorse, sia economiche che umane, della sanità pubblica canaria e più concretamente della sanità di El Hierro, non possono continuare ad essere destinate a fronteggiare un’emergenza migratoria le cui competenze spettano allo stato spagnolo.

In questo momento, sia il personale che le infrastrutture sono destinati quasi esclusivamente a gestire la crisi migratoria, il che impedisce di garantire agli utenti e ai pazienti dell’isola un’assistenza dignitosa e in tempi ragionevoli.

Secondo Intersindical Canaria, qualsiasi crescita che si tenti di pianificare in aspetti come l’assistenza alle urgenze, l’assistenza primaria, la disponibilità di posti letto o l’ospedalizzazione domiciliare, risulta penalizzata dalla necessità di intervenire rapidamente a fronte dell’arrivo di migranti che, in generale, necessitano dei servizi sanitari.

Da Intersindical Canaria, oltre a richiedere le infrastrutture e il personale necessario, di fronte a un problema ingestibile e di carattere globale, hanno esortato il governo dello stato spagnolo a dichiarare lo stato di emergenza in base alla situazione sociosanitaria che vivono le isole  Canarie rispetto alla migrazione.

Questa dichiarazione consentirebbe l’intervento dello stato spagnolo riguardo a quelle comunità che si rifiutano di accogliere i minori migranti o che in questo momento fanno «orecchie da mercante» davanti al «gravissimo» problema che stanno affrontando, senza risorse, la Canarie in solitario.

Di Italiano alle Canarie