L’isola sta soccombendo sotto il peso del turismo di massa e l’ingordigia di un business sfrenato.

Lanzarote ha segnato un record storico nel 2024, superando per la prima volta i tre milioni di turisti nei primi undici mesi dell’anno.

Un dato impressionante se paragonato alla popolazione residente dell’isola, che si attesta attorno ai 161.000 abitanti.

Questo sproporzionato flusso turistico mette in evidenza un grave squilibrio tra la capacità di accoglienza e la sostenibilità delle infrastrutture locali, portando Lanzarote a un punto di non ritorno.

Infrastrutture sotto pressione

L’isola sta affrontando una crescente saturazione delle sue infrastrutture, che non sono progettate per gestire tali numeri.


L’aeroporto di Lanzarote, ormai vicino alla saturazione, fatica a gestire il crescente afflusso di passeggeri, mentre una rete idrica con una dispersione vicina al 50% rende sempre più difficile garantire una distribuzione adeguata dell’acqua sull’intero territorio.

Sebbene nelle strutture ricettive il problema dell’acqua non sia percepibile dai turisti, i residenti vivono quotidianamente le conseguenze di una gestione al limite delle risorse idriche.
Gli impianti di desalinizzazione, principale fonte d’acqua dell’isola, non riescono a stare al passo con la domanda crescente, mettendo a rischio l’ecosistema e la qualità della vita.

Immigrazione e pressione demografica

Oltre al turismo, Lanzarote deve fare i conti con un aumento significativo dell’immigrazione, che contribuisce ulteriormente alla pressione su un sistema già fragile.

La popolazione cresce rapidamente, ma i servizi essenziali – dalla sanità ai trasporti, fino alla gestione dei rifiuti – non riescono a espandersi allo stesso ritmo.

Questa combinazione di fattori rende l’isola sempre più vicina al punto di “scoppio”.

La falsa promessa della ricchezza turistica

Nonostante il turismo venga spesso celebrato come una fonte di ricchezza, la realtà è ben diversa.

La maggior parte dei profitti generati dal settore turistico finisce nelle casse delle grandi multinazionali e nelle tasche dei politici che favoriscono la costruzione di nuove mega-strutture vacanziere.

I benefici economici diretti per i residenti locali sono minimi, mentre i costi sociali e ambientali continuano a crescere.

L’espansione incontrollata del turismo non fa che peggiorare la qualità della vita degli abitanti e danneggiare l’ambiente, già fragile, di Lanzarote.

Un futuro incerto

Se questo trend continua senza un intervento strutturale e deciso, Lanzarote rischia di soccombere.

È urgente una riforma che includa la regolamentazione del turismo di massa, investimenti in infrastrutture sostenibili e una gestione oculata delle risorse naturali.

Senza un cambiamento radicale, l’isola non solo perderà il suo equilibrio ambientale, ma rischierà di diventare invivibile sia per i residenti che per i visitatori stessi.

Lanzarote ha bisogno di un piano che guardi al lungo termine, preservando ciò che la rende unica, prima che sia troppo tardi.

Di Italiano alle Canarie