Le Canarie chiudono il 2024 con risultati eccellenti nel settore alberghiero, grazie all’aumento dei profitti e all’alta affluenza turistica.
Gli hotel hanno registrato un incremento del 7% nei prezzi medi a novembre, seguendo la tendenza di tutto l’anno. Dal 2008, i prezzi alberghieri sono cresciuti del 78%, il valore più alto in Spagna, quasi il doppio della media nazionale (43%).
L’arcipelago chiuderà il 2024 con circa 18 milioni di visitatori, quasi 2 milioni in più rispetto al record del 2023 (16,2 milioni), e un nuovo massimo storico di oltre 15 milioni di turisti stranieri.
I livelli di occupazione superano l’80% medio annuo, con un aumento anche della durata dei soggiorni.
I principali indicatori economici del settore confermano il successo: il prezzo medio giornaliero per camera occupata è il più alto in Spagna con 146 euro (+10% rispetto al 2023), mentre il reddito per camera disponibile è di 131 euro (+11%).
Questi dati dimostrano che gli hotel hanno raggiunto alti livelli di rendimento, confermando le Canarie come una delle destinazioni turistiche più performanti in Europa.
Overtourism e il divario tra profitti e benefici locali
Nonostante i risultati straordinari del settore turistico e gli alti guadagni per gli operatori, le Canarie continuano a vivere un forte dibattito sull’overtourism.
Manifestazioni e critiche emergono regolarmente, denunciando come i benefici economici del turismo record rimangano in gran parte nelle mani delle grandi catene e degli investitori esterni, mentre alla popolazione locale restano spesso le briciole.
Gli abitanti affrontano pressioni sulle infrastrutture, aumento del costo della vita e difficoltà nell’accedere a risorse fondamentali, evidenziando le contraddizioni di un modello di sviluppo che privilegia il profitto a scapito dell’equilibrio sociale.
Di Italiano alle Canarie