Una tragedia silenziosa
Sono 23.351 i canari morti senza ricevere le prestazioni necessarie, a testimonianza dell’incapacità sistematica di un apparato burocratico inefficiente e insensibile.

Crollo della spesa e dei servizi
A fronte di 3,7 milioni di persone assistite in 18 anni, la “Ley de Dependencia” mostra gravi falle: la spesa media per individuo è crollata del 26,6%, passando da 8.145 euro annui nel 2010 a soli 5.982 euro nel 2024.
Questa riduzione non solo riflette un disimpegno economico, ma compromette direttamente la qualità dei servizi erogati, lasciando famiglie e pazienti in una situazione di abbandono inaccettabile.

Morti in attesa di assistenza
Dall’entrata in vigore, 18 anni fa, della “Ley de Dependencia” che promuove l’Autonomia Personale e l’Assistenza alle Persone in Situazione di Dipendenza, riunendo servizi e prestazioni mirati a garantire un’assistenza dignitosa attraverso strutture sia pubbliche che private, 23.351 persone sono morte alle Canarie in attesa di una prestazione, secondo il rapporto dell’Associazione Statale delle Direttrici e dei Responsabili dei Servizi Sociali.

Diritto riconosciuto, prestazioni negate
Di queste, 9.150 avevano già ottenuto il riconoscimento del diritto, ma non sono riuscite a beneficiarne.

Le Canarie in testa alle liste d’attesa
Attualmente, le Canarie si posizionano come la comunità autonoma con la più alta percentuale di persone in lista d’attesa per ricevere servizi o prestazioni assistenziali, raggiungendo il 41,78% dei richiedenti, rispetto alla media nazionale del 13,37%.

Ritardi insostenibili
Il rapporto evidenzia inoltre che le Canarie sono la seconda comunità con i tempi più lunghi per il riconoscimento della dipendenza, con una media di 574 giorni (quasi un anno e sette mesi), nonostante la legge stabilisca un limite massimo di 180 giorni.


Solo l’Andalusia supera questa durata, con una media di 618 giorni.
Anche se il rapporto segnala un lieve miglioramento nel 2024, grazie a una riduzione dei tempi di attesa di 74 giorni, i ritardi restano significativamente superiori alla media nazionale, che è di 330 giorni (undici mesi).

Previsioni poco ottimistiche
Le previsioni per quest’anno non sono ottimistiche: il numero di persone in lista d’attesa nelle Canarie potrebbe aumentare del 42,03%, una percentuale superata solo dalla Comunità di Madrid.

Il peso della mancanza di assistenza
Il rapporto rivela che, a livello nazionale, quasi 900.000 persone sono morte nelle liste d’attesa da quando è stata approvata la legge.

Alle Canarie, le difficoltà amministrative e i ritardi generano un carico emotivo ed economico per le famiglie, mentre la riduzione degli importi delle prestazioni e la preferenza per servizi a basso costo compromettono la qualità dell’assistenza ricevuta.

Proposte per un sistema migliore
Secondo José Manuel Ramírez, presidente dell’associazione autrice del rapporto, è necessario semplificare le procedure e adottare misure di flessibilità che evitino la duplicazione delle pratiche per ogni richiesta.
A livello statale, si propone un piano per raggiungere la piena copertura in cinque anni, anche se le comunità autonome devono affrontare problemi di gestione e finanziamento.

La riduzione della spesa e l’impoverimento dei servizi
In 18 anni, la Legge sulla Dipendenza ha assistito 3,7 milioni di persone; tuttavia, la spesa media per individuo è crollata del 26,6%, passando da 8.145 euro annui nel 2010 a soli 5.982 euro nel 2024, riflettendo un evidente disimpegno economico e un impoverimento dei servizi.

Una sfida urgente
Le Canarie affrontano una delle sfide più gravi nell’ambito dell’assistenza alle persone non autosufficienti. Con tempi di attesa eccessivi, una lista d’attesa in continua crescita e migliaia di persone che muoiono senza ricevere assistenza, il sistema richiede riforme immediate.

I miglioramenti nei finanziamenti statali degli ultimi anni non sono stati sufficienti per riequilibrare la situazione in una comunità che continua a guidare gli indici di disattenzione.

Di Italiano alle Canarie