I terremoti rilevati sulle isole nell’ultimo anno rappresentano un terzo di quelli del 2021. Il recente sciame di Arico è interessante per la sua posizione.
Il National Geographic Institute (IGN) ha localizzato un totale di 3.241 terremoti nell’arcipelago nell’ultimo anno. Di questi, 1.882 sono stati registrati a La Palma e sono stati associati al processo post-eruttivo del vulcano Cumbre Vieja.
La sismicità è diminuita significativamente rispetto all’anno precedente, poiché nel 2021 l’IGN ha localizzato circa 10.700 terremoti in prossimità delle isole. Questa diminuzione dell’attività sismica è direttamente correlata alla fine dell’eruzione del vulcano di La Palma, un’isola che ha registrato più di 9.000 terremoti nel 2021, secondo la sismologa della NGI Itahiza Domínguez. “Quest’anno a La Palma sono stati registrati solo circa 2.000 terremoti associati all’attività post-eruttiva”, sottolinea lo scienziato.
Per quanto riguarda il resto delle isole, l’attività sismica è rimasta sostanzialmente invariata, afferma Domínguez. A Tenerife sono stati localizzati 706 terremoti, rispetto ai 600 del 2021, anche se il calo di quell’anno potrebbe essere dovuto alla difficoltà di registrare piccoli terremoti a causa dell’eruzione di La Palma.
Tra Tenerife e Gran Canaria, legate al vulcano Enmedio, sono stati individuati 404 terremoti.
D’altra parte, nel 2022 a El Hierro l’attività sismica è diminuita e sono stati registrati 36 terremoti, quasi la metà rispetto all’anno precedente. “Sembra che l’attività post-eruttiva sull’isola stia scomparendo”, afferma Domínguez.
Sciame sismico ad Arico
Per quanto riguarda gli undici terremoti di bassa magnitudo registrati il 16 gennaio ad Arico ad una profondità compresa tra i 3 e i 6 chilometri, Domínguez sottolinea che il loro interesse risiede nel fatto che si sono verificati in una zona insolita di Tenerife, dove la maggior parte dell’attività sismica è localizzata ad Adeje, Vilaflor e, soprattutto, ad ovest di Las Cañadas del Teide. “Gli ultimi quattro sciami sismici si sono verificati in quell’area: uno nel 2016, uno nel 2019 e due l’anno scorso”, spiega lo scienziato.
Nel resto dello Stato si sono verificati circa 9.000 terremoti che hanno rilasciato più energia di quelli localizzati sulle isole. “Qui il monitoraggio si occupa di terremoti di magnitudo minore per avere una migliore conoscenza del sistema vulcanico”, chiarisce.
Attualmente, nella penisola e nei suoi dintorni, il punto di maggiore attività sismica è la zona di Alboran, al largo della costa africana, vicino a Melilla. “È un’area sensibile. Nel 2016 c’è stato un terremoto di magnitudo superiore a 6 avvertito dalla popolazione”, ricorda Domínguez.
La Redazione LGC