Tra luglio e settembre, l’arcipelago ha registrato 1.157 domande di separazione, il 12,2% in più rispetto allo stesso periodo del 2021.
Gli organi giudiziari della comunità autonoma delle Isole Canarie hanno registrato nel terzo trimestre del 2022 il tasso più alto del Paese di cause di scioglimento del matrimonio per 100.000 abitanti, come accade ininterrottamente da dicembre 2019. Ciò è confermato dai dati raccolti dal servizio statistico del Consiglio generale della magistratura.
Secondo il rapporto pubblicato oggi dall’organo di governo dei giudici, tra luglio e settembre 2022 i tribunali civili dell’Arcipelago hanno esaminato un totale di 1.157 domande di separazione, divorzio o annullamento del matrimonio, il 12,2% in più rispetto allo stesso periodo del 2021.
Ciò rappresenta un tasso di 53,2 separazioni matrimoniali ogni 100.000 abitanti, il più alto in Spagna nel periodo di riferimento.
La media nazionale era di 41,1 separazioni matrimoniali ogni 100.000 abitanti, cioè 12,1 punti al di sotto della media delle Canarie.
I territori con la minore instabilità nelle unioni matrimoniali nel periodo di riferimento sono stati i Paesi Baschi (30 casi per 1.000 abitanti), la Castiglia-León (33,7) e la Navarra (34,2).
Per quanto riguarda le province, il numero di rotture coniugali perseguite è stato maggiore a Santa Cruz de Tenerife (605) rispetto a Las Palmas (552). Tuttavia, il distretto giudiziario che ha registrato il maggior numero di casi nelle Isole Canarie è stato quello di Las Palmas de Gran Canaria (175 tra luglio e settembre dello scorso anno), rispetto ai 129 del secondo distretto giudiziario, quello della capitale Santa Cruz de Tenerife.
Dati nazionali
Per quanto riguarda l’intera Spagna, nel periodo in esame, il numero totale di domande di scioglimento del matrimonio registrate presso gli organi giudiziari (annullamenti, separazioni e divorzi) è stato pari a 19.501, una cifra che rappresenta un calo del 3,1% rispetto allo stesso trimestre del 2021. Secondo il rapporto redatto dal Servizio statistico del Consiglio generale della magistratura, il tasso di diminuzione in questo trimestre è stato inferiore a quello osservato nel trimestre precedente, pari all’8,8%.
Tutte le forme di scioglimento del matrimonio sono diminuite nel trimestre analizzato. Per i divorzi consensuali, di cui sono stati presentati 11.321 casi, la riduzione interannuale è stata del 3,8%. Nel caso dei divorzi contenziosi, che sono stati 7.413, il calo è stato dell’1,4%. Le separazioni consensuali sono state 511, con un calo dell’8,1%, e quelle contenziose 239, con un calo del 9,1% rispetto a un anno fa.
Il numero di domande di annullamento, 17, è diminuito del 19% rispetto allo stesso trimestre del 2021.
Richieste di modifica delle misure
Ad eccezione delle modifiche non consensuali dei provvedimenti di affidamento, tutela e mantenimento dei figli per i figli non coniugati, tutte le richieste di modifica dei provvedimenti, sia coniugali che non, hanno registrato un calo rispetto all’anno precedente. Le domande consensuali di modifica delle misure, di cui sono state presentate 2.512, sono diminuite del 4,3% e le domande non consensuali di modifica delle misure (6.384) sono diminuite dello 0,5% rispetto allo stesso trimestre del 2021.
Le modifiche consensuali dei provvedimenti di affidamento, tutela e mantenimento dei figli non coniugati (4.443) sono diminuite del 7,6% rispetto all’anno precedente, mentre le modifiche non consensuali (5.489) sono aumentate del 3,2%.
La Redazione LGC