Il direttore dell’Istac ha sottolineato in Parlamento che in 15 anni la popolazione dell’arcipelago aumenterà del 15,5%.
Gran Canaria è l’isola dell’arcipelago che ha avuto, insieme a La Palma, la crescita demografica più bassa degli ultimi 20 anni, circa il 15%.
È quanto ha sottolineato ieri il direttore dell’Istituto di statistica delle Canarie (Istac), Gonzalo Rodríguez, in occasione della Commissione sulla sfida demografica e il bilancio demografico nelle Isole Canarie del Parlamento regionale.
L’esperto ha sottolineato che il quadro demografico delle Isole Canarie e la sua proiezione sono determinati da variabili quali la crescita, che continuerà come negli ultimi decenni, l’invecchiamento “inesorabile” della popolazione, la femminilizzazione dell’invecchiamento, l’aumento della pressione migratoria e il calo della natalità.
Inoltre, ha spiegato che quando si parla del carico demografico del territorio, è necessario includere la popolazione residente, quella turistica e i lavoratori temporanei, perché consentono di pianificare le risorse.
Crescita per isole
Nel suo discorso, Rodríguez ha sottolineato che nel 1981 la popolazione delle Isole Canarie era di 1.367.646 abitanti; 20 anni dopo, ha affermato, è cresciuta del 30%, arrivando a 1.781.366 abitanti. Tuttavia, nei due decenni successivi la crescita è stata minore, pari al 22% e a 2,1 milioni nel 2021.
Secondo i dati dettagliati nella commissione parlamentare, Fuerteventura è l’isola che è cresciuta di più in questi 20 anni: quasi il 100%, arrivando a 120.000 persone, seguita da Lanzarote, che è cresciuta del 62% e conta 155.464 abitanti.
La Gomera ha visto crescere la sua popolazione del 18,8%, arrivando a 21.000 persone, mentre El Hierro ne conta 11.298, con un aumento del 32%.
Anche Tenerife è cresciuta in modo significativo, del 31%, con quasi 930.000 persone. D’altra parte, ha richiamato l’attenzione sul fatto che Gran Canaria ha aumentato la sua popolazione solo del 15%, arrivando a 852.688 abitanti, mentre La Palma “non è aumentata quasi per niente”, secondo Rodríguez.
Queste cifre, ha detto il direttore dell’Istac, “sono ovviamente legate all’invecchiamento”, che è una delle sfide demografiche più importanti.
Nel 2000 gli over 65 rappresentavano l’11,6% dei canari (200.000 persone), una percentuale che è aumentata di cinque punti nel 2021 (361.000). Al contrario, il numero di abitanti di età inferiore ai 14 anni è sceso dal 16% al 12% in questi due decenni, per un totale di 272.800 persone.
Proiezione demografica
Per quanto riguarda la proiezione demografica secondo l’INE, Gonzalo Rodríguez ha sottolineato che nel 2037 le Isole Canarie avranno un aumento della popolazione del 15,5%, che a suo avviso “non è molto perché la comunità autonoma ha bisogno di più popolazione e di più immigrati”.
Per quanto riguarda il saldo migratorio previsto, dalle 12.700 persone del 2021 si passerà a 36.000 nel 2026, 27.000 nel 2031 e 18.000 nel 2036.
La Redazione LGC