Il numero di viaggiatori ha superato un aumento del 6,1% rispetto allo stesso mese precedente la pandemia.
Gli aeroporti delle Isole Canarie hanno chiuso il mese di ottobre 2022 con un aumento del 6,1% del traffico passeggeri rispetto allo stesso mese del 2019. In totale, 3.994.419 passeggeri sono transitati negli aeroporti dell’arcipelago.
Del totale dei passeggeri dei voli commerciali (3.968.613), 1.662.785 corrispondono al traffico nazionale, il 6,3% in più rispetto allo stesso mese del 2019, e 2.305.828 al traffico internazionale, il 6% in più.
Gli aeroporti delle Canarie con il maggior traffico di passeggeri sono stati l’Aeroporto di Gran Canaria, Tenerife Sud e l’Aeroporto César Manrique-Lanzarote, rispettivamente con 1.136.211 (+4,5%), 965.129 (+4,6%) e 680.525 (+11%).
Seguono l’aeroporto di Fuerteventura, con 531.040 (+9,5%); Tenerife Norte-Ciudad de La Laguna, con 520.576 (+2,9%); La Palma, con 127.063 (+5,3%); El Hierro, con 25.284 (+12,6%); e La Gomera, con 8.591 passeggeri (+41,8%).
In termini di traffico merci, sono state trasportate 2.531 tonnellate, una cifra che rappresenta una ripresa del 79,9% rispetto allo stesso mese del 2019.
Per quanto riguarda il numero di operazioni a ottobre, sono stati registrati 36.185 movimenti, che rappresentano un aumento del 6,1% delle operazioni rispetto allo stesso mese del 2019.
Cumulativo gennaio-ottobre
Nei primi dieci mesi dell’anno, il numero di passeggeri registrati negli aeroporti delle Canarie è stato di 35.321.208, con un recupero del 94,6% rispetto allo stesso periodo del 2019, prima della pandemia. Del totale dei passeggeri commerciali (34.992.351), 14.823.130 corrispondono a voli nazionali, con un recupero del 97% rispetto agli stessi mesi del 2019, e 20.169.221 a voli internazionali, con un recupero del 92,7% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Il numero di movimenti registrati tra gennaio e ottobre 2022 è stato di 331.241, con un recupero del 97,2% rispetto allo stesso periodo del 2019, e il traffico merci registrato finora è di 25.726 tonnellate, che rappresenta un recupero dell’84,4% delle cifre rispetto al cumulato 2019.
La Redazione LGC