Gli imprenditori non alberghieri si lamentano della “valanga” di stranieri che acquistano appartamenti turistici per vivere a Gran Canaria.

L’associazione dei datori di lavoro AEAT sostiene che questi appartamenti su terreni turistici non possono essere utilizzati come abitazione, né essere riaffittati attraverso altre piattaforme al di fuori dello “explotador” turistico comune.

L’Associazione degli Imprenditori di Alloggi Turistici di Las Palmas (AEAT) ha denunciato questo martedì che le località del sud di Gran Canaria “soffrono della valanga di nuovi residenti provenienti dall’UE” che acquistano appartamenti e pretendono di utilizzarli liberamente come proprietari, invece di mantenerli ad uso turistico.

“Abbiamo fatto un appello formale al Colegio de Notarios per sottolineare il corretto uso turistico dei terreni turistici, ma non ci hanno risposto.

Ci sono persino politici che li corteggiano e speculano per avere i loro voti futuri, dimenticando così il loro vero dovere, che è quello di difendere l’interesse generale”, denuncia il presidente dell’AEAT, Tom Smulders, in una dichiarazione.

L’associazione dei datori di lavoro sostiene che gli appartamenti su terreni turistici non possono essere utilizzati come abitazione, né possono essere riaffittati attraverso altre piattaforme che non fanno parte dell’operazione congiunta.


I turisti europei che li acquistano, dice Smulders, “credono che l’agenzia immobiliare che ha dato loro l’acquisto” abbia anche dato loro “un passaggio gratuito nell’utilizzo” e “la piattaforma che cerca di unirli approfondisce la disinformazione e maltratta il gestore turistico”.

“I predatori sono soprattutto residenti di Paesi europei che si insediano massicciamente nella zona turistica e poi più di uno di loro è impegnato in affitti turistici illegali. Improvvisamente ci si rende conto che il resort non serve più a nulla”, avverte.

Denuncia inoltre la cattiva immagine offerta da alcuni centri commerciali e infrastrutture “obsolete” a San Bartolomé de Tirajana, dove alcune zone turistiche necessitano, a suo avviso, di un “lifting” e di un intervento da parte del Cabildo.

A questo proposito, chiede che venga approvato un piano di ammodernamento e miglioramento dei centri commerciali di San Bartolomé de Tirajana e che il Cabildo lo elabori con urgenza, prima che il loro degrado raggiunga un punto di non ritorno.

“Las Palmas de Gran Canaria ha capito per tempo il pericolo e in due legislature di diverso colore politico (Cardona/Barbero e Hidalgo/Quevedo), sono intervenuti con continuità”, dice Smulders, riferendosi ai sindaci Juan José Cardona (PP) e Augusto Hidalgo (PSOE) e ai rispettivi assessori al turismo.

L’AEAT rileva anche la mancanza di una vita notturna adatta ai turisti nel sud di Gran Canaria.