di Magda Altman
Secondo i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica spagnolo, più di un terzo delle madri in Spagna sono donne single o comunque separate o divorziate, quindi sole ad affrontare il bilancio familiare.
Il Governo spagnolo a tal proposito fornisce una serie di benefici che rientrano in un quadro complessivo di azioni a tutela della sicurezza sociale che include non solo famiglie ma anche madri single in difficoltà.
Ad esempio per l’anno 2016 è possibile fare richiesta dell’indennità per maternità.
Le madri single con figli al di sotto dei 3 anni di età e che abbiano un lavoro proprio o dipendente, possono richiedere un aiuto economico senza vincolo di limite reddituale.
L’importo previsto è pari al 100% di quello percepito dal proprio lavoro e va a compensazione della perdita di reddito per effetto della cessazione dell’attività lavorativa in caso di maternità biologica ma anche adozione o affidamento.
L’aiuto economico verrà corrisposto per 16 settimane ma è prorogabile di 2 ulteriori settimane in caso di nascite o adozioni multiple.
La richiesta per poter accedere a questo tipo di benefit (che non pregiudica la possibilità di chiedere altri tipi di aiuto concessi dal governo) va fatta presentando il mod.104 dell’Agenzia delle Entrate debitamente compilato.
Ulteriori aiuti sono rappresentati dalle prestazioni famigliari per figli a carico che abbiano età superiore ai 18 anni o che soffrano di una disabilità.
Nel primo caso, le madri single potranno ottenere 24,52 euro al mese per un totale di 291 euro all’anno per ogni figlio ma solo se il reddito annuo rientri in 11.547,96 euro percepiti.
Se i figli sono 3, il limite reddituale diventa 17.380,36 euro all’anno e la somma percepibile si alza a 873 euro annuali.
Diverso il caso di madri single con figli disabili; per figlio disabile minore con disabilità uguale o superiore al 33%, una donna single ha diritto a percepire 250 euro a trimestre, 1000 all’anno, e senza il vincolo del limite reddituale.
In caso di figli disabili maggiori di 18 anni e con un’invalidità pari al 65%, l’indennizzo diventa di 367,90 euro al mese (4414,90 euro all’anno) e se l’invalidità è pari o superiore al 75% l’ammontare mensile arriva a 551,90 euro.
La Securidad Social ha previsto inoltre un aiuto una tantum in caso di nascita o adozione da parte di madri single stabilito in 1.000 euro ma collegato ad un limite reddituale consultabile direttamente sul sito dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.
In genere le richieste correttamente presentate vengono evase in un tempo massimo di 45 giorni.
Molte città spagnole in aggiunta a quanto previsto dall’autorità governativa, offrono aiuti supplementari come ad esempio Madrid che prevede detrazioni fiscali, benefit in caso di adozioni o affidamenti, sostegno per madri single e famiglie in difficoltà economiche e contributi per gli affitti (che non possono superare il 40% del reddito del nucleo famigliare).
Oltre ai casi di madri single esiste un piano di sostegno per famiglie dove uno o entrambi i genitori hanno perso il lavoro e abbiano figli a carico di età non superiore ai 26 anni o anziani con disabilità; per questo casi l’importo massimo percepibile arriva a 426 euro al mese.
Il caso delle madri single è una situazione sempre più ricorrente nel panorama sociale spagnolo ed europeo, che non è frutto necessariamente di una scelta.
Secondo un recente rapporto della Commissione Diritti delle Donne europeo, la fascia più a rischio di povertà è rappresentata proprio da madri single, che spesso sono costrette ad abbandonare il proprio paese per risolvere la situazione economica.
Solo in Spagna il 47% di esse lascia il paese mentre del restante solo il 25% riesce ad ottenere un lavoro part time che concili entrate e gestione familiare.