di Ilaria Vitali
La Graciosa, da molti considerata il vero paradiso incontaminato dell’arcipelago canario, è una piccola isola a nord di Lanzarote che insieme a Montaña Clara, Alegranza, Roque del Este e Roque del Oeste forma l’arcipelago Chinijo.
Con i suoi 29 km quadrati di estensione su cui vivono 658 abitanti, La Graciosa è uno dei pochi posti europei dove ancora le strade non sono asfaltate.
In linea con le caratteristiche ancora genuine dell’isola e con l’impegno profuso in tutto l’arcipelago nello sfruttare le potenzialità energetiche rinnovabili, il Governo Canario sta attuando una serie di provvedimenti affinché La Graciosa diventi la prima realtà energeticamente autosufficiente.
A La Graciosa si parla di immagazzinare l’energia derivante da impianti fotovoltaici, di investire in futuri impianti eolici, di organizzare una rete energetica tra gli abitanti in modo che questi diventino fruitori e produttori insieme e di abbandonare le auto tradizionali per un futuro di auto elettriche.
Ma non sono solo parole, alcune delle fasi sono già state realizzate, altre sono in corso di attuazione e il costante impegno nella sensibilizzazione di tutta la comunità della piccola isola è la prova concreta della ricerca di un obiettivo comune cui tutta l’Europa dovrebbe ispirarsi.
L’arcipelago delle Canarie non è nuovo a sfide in tema di energie rinnovabili e l’incredibile potenziale eolico e fotovoltaico che possiede lo rendono terreno fertile per l’implementazione di strutture ecosostenibili di produzione di energia pulita.
La Graciosa, con la sua personale sfida, non è che l’inizio di un percorso già iniziato a El Hierro ed esteso a tutte le isole dell’arcipelago con progetti attuati o in via di attuazione di centrali idroelettriche, impianti fotovoltaici, centrali eoliche, adozione di mezzi di trasporto elettrici, potenziamento della raccolta differenziata nonché attenzione allo sviluppo urbano e alla salvaguardia e al rispetto di fauna e flora.