Che forma giuridica scegliere per fare impresa?
di Optimus Abogados
Molto spesso il dilemma per un imprenditore sta nella scelta della forma giuridica migliore per la sua impresa/attività. Non sempre è una scelta facile, perché potrebbe influire sulla fiscalità, sulle detrazioni fiscali e soprattutto sulla responsabilità patrimoniale per l’imprenditore stesso. Quindi bisogna avere ben chiaro quello che si intende avviare: ci sono varie possibilità, la più conosciuta è sicuramente la posizione di “autonomo”, ma anche la “Società civile”, la “Comunidad de bienes” o la “Sociedad Mercantil”, facendo il socio di una società a responsabilità limitata (SL) o di una società anonima (SA). Ai fini della scelta bisogna valutare per primo il volume degli affari che si prevede di raggiungere, e valutando se l’impresa avrà soci oppure no. In ogni caso la forma scelta potrà variare negli anni in base ad esigenze che andranno a cambiare.
Considerando il primo fattore del volume di affari, se questo si prevede sia piccolo o limitato la scelta migliore sarà l’Autonomo, per la tassazione ridotta. L’unica complicazione di questa formula è che l’imprenditore rischia il suo patrimonio, non solo quello vincolato alla propria attività. La forma più comune per gestire piccole o medie imprese è attraverso la Società a responsabilità limitata (SL), tenendo ben presente però che l’amministratore di questa società deve comunque essere autonomo, con un aggravio di spese. Abbiamo vari tipi di SL, in base al numero di soci, se si va a fare un’attività professionale (avvocato, commercialista, architetto), nel caso ci sia un unico socio sarà una società a responsabilità limitata “unipersonale” (SLU) oppure nel caso di prestazioni professionali sarà una SLP dove la P sta per professionale. La responsabilità dei soci è solidale e limitata al capitale sociale che deve essere minimo di 3000 euro. Per amministrare una SL ci sono varie opzioni, che verranno inserite nello Statuto, come Amministratore (unico, solidale o delegato), oppure Consiglio di amministrazione. La responsabilità della gestione sarà esclusivamente dell’Amministratore e non dei soci. Come abbiamo spiegato prima gli amministratori devono essere di “alta” come autonomi e pagare la quota alla Tesorería General de la Seguridad Social, ricordando però che la tassazione per le Società è fissa mentre per l’autonomo è in base agli introiti, quindi bisogna fare dei conti prima di scegliere la forma fiscale più adatta alla nostra attività.
Prossimamente analizzeremo altre forme di società, come la Comunidad de bienes, le Cooperativas e la Società anonima (SA), che prevede costi decisamente più alti (solo per costituirla è necessario un capitale sociale di circa 60 mila euro).
Sia nella SL che nella SA, qualunque sia la loro forma di gestione, gli amministratori possono avere sia la responsabilità civile che penale per il loro operato. Ma crediamo che questo argomento richieda ulteriori analisi che faremo nei prossimi articoli.