di Ilaria Vitali
Diminuiscono i furti di auto ma aumentano quelli al loro interno.
E ad aumentare, secondo i dati forniti dal rapporto annuale della polizia, sono anche i furti nelle case, nelle aziende, le rapine e i borseggi in genere.
Delinquenza spicciola, di quella talvolta improvvisata dalla necessità, ma che comincia a dare un quadro tutt’altro che positivo sul livello della criminalità nella capitale di Tenerife.
Nella sola Santa Cruz infatti se nel 2014 sono stati denunciati 197 furti sulle auto, nel 2015 questi sono saliti a 242.
I furti nelle abitazioni sono passati da 38 a 63 e quelli nelle aziende da 75 a 90, così come i borseggi aumentati da 174 a 209 e le rapine a persone da 155 a 193.
Considerata tutto sommato una città “sicura”, Santa Cruz de Tenerife comincia a guardare con preoccupazione questi dati e a temere che quella che si è rivelata una tendenza al rialzo dal 2014 al 2015 possa ripresentarsi anche per il 2016, i cui numeri non sono ancora stati comunicati.
Un altro dato sconcertante è quello relativo alle violenze sulle donne, passate da 438 nel 2014 a 641 nel 2015 e che hanno portato all’arresto di 30 persone.
Gli atti di vandalismo a cose private e pubbliche sono invece significativamente diminuiti ma nel quadro complessivo della capitale il fatto non costituisce elemento confortante per i suoi abitanti che si vedono sempre più attaccati nei beni personali e, nel peggiore dei casi, nella persona.
Gli stessi turisti si trovano ad affrontare situazioni divenute ormai comuni nel resto del mondo.
Esemplare, ma solo nella sua accezione più negativa, è il caso delle bande della zona di Las Cañadas del Teide, molto attive nei confronti della marea di turisti che affolla le aree di sosta del Parco Nazionale.
A Santa Cruz de Tenerife ci sono 337 agenti di polizia locale, vale a dire 1,8 agenti ogni 1000 abitanti, una presenza considerata ormai insufficiente nonostante l’encomiabile lavoro svolto e destinata sfortunatamente a rimanere tale poiché la legge spagnola, secondo quanto ha affermato il Consiglio di Sicurezza, non prevede nuove assunzioni, almeno per i prossimi 4 anni.
E Tenerife rischia di vestirsi di un’immagine molto negativa, di quelle difficili da togliere.