di Franco Leonardi
Lo ricorda l’Ayuntamiento di Arona, Tenerife, che registrare i propri cani non solo è obbligatorio per legge ma è utile in caso di scomparsa e costituisce deterrente per gli abbandoni.
Ad oggi sono 2.400 i cani registrati regolarmente nel solo comune di Arona, tutti dotati di microchip e vaccinazioni obbligatorie.
Ma il fenomeno del randagismo per effetto degli abbandoni registra ancora cifre sconfortanti.
Sulle isole sono numerose le strutture di accoglienza di cani abbandonati che lamentano un fenomeno fortemente in crescita e che riguarda i podenco canario, i cani utilizzati dai cacciatori per il loro forte istinto e la grande fedeltà.
Cani che, all’apertura della stagione di caccia, vengono ignobilmente abbandonati qualora presentino caratteristiche incongruenti con l’attività venatoria: paura allo scoppio dei fucili, scarsa attitudine e, peggio ancora, ferite dopo una battuta di caccia.
All’inizio della stagione si rilevano dai 2 ai 3 podenco canario recuperati al giorno e inseriti nelle strutture; ma per questo tipo di cane l’adozione risulta spesso difficoltosa a causa della fama riguardo le caratteristiche predatorie che li contraddistinguono.
A tal proposito alcune associazioni si rivolgono a paesi dove i podenco canario vengono tranquillamente adottati nell’ambito di famiglie come Germania, Olanda e Inghilterra.
Ovviamente alla base di quella che sembra essere un’abitudine tipicamente spagnola, l’abbandono dei cani da caccia, vi è la mancanza di registrazione dei cani da parte dei loro possessori, così che il loro perseguimento diventa impossibile.
La registrazione è gratuita laddove il cane venga iscritto con regolare microchip e contestuale libretto sanitario che certifichi l’ultima vaccinazione antirabbica eseguita.
L’inosservanza delle legge prevede multe che vanno da un minimo di 30 € (una sanzione obiettivamente irrisoria) ad un massimo di 1500 €, cifre che variano a seconda che il cane risulti o meno nella lista dei cani potenzialmente pericolosi e che l’infrazione sia stata ripetuta.
Quello dei cani potenzialmente pericolosi è un altro nodo cruciale della questione, oggetto di polemiche e che apre argomenti più complessi quali la detenzione irregolare (ovvero non denunciata) da parte di persone non idonee alla gestione di animali difficili e i combattimenti clandestini nei quali molti cani dall’indole più docile e generalmente risultati rapiti periscono barbaramente.
L’attenzione e il rispetto del Governo canario, in particolare quello di Tenerife, nei confronti dei cani si è già espresso nel 2015 quando venne annunciato che nessun cane presente nei centri di accoglienza sarebbe stato sottoposto ad eutanasia ma che anzi l’amministrazione avrebbe provveduto a migliorare i sistemi di adozione e di controllo degli abbandoni.