“Ambasciator non porta pena”
di Biancamaria Bianchini
Mi è stato detto che è doveroso scrivere qualcosa sul terribile terremoto che ha devastato l’Italia la settimana scorsa, non ero d’accordo, se ne è già parlato fin troppo secondo me, e sempre con proclami e promesse che TUTTI sanno che non saranno mantenute. Allora ligia al “dovere” ho semplicemente ripreso alcune frasi e battute (tali le ritengo) dal web, cercando di creare un puzzle di parole, parole, parole… (Mina 1972). Vi ricordo che “ambasciator non porta pena” e con questo iniziate la lettura in decoroso silenzio se non altro per le circa 300 vittime!
[Cit.] Eventi come un terremoto possono colpire chiunque. La vita di ciascuno di noi, più o meno, può essere sconvolta da eventi imprevisti ed inattesi, e una Società (con la S maiuscola) che si rispetti dovrebbe garantire alle persone colpite tutto l’aiuto ed il sostegno necessario per tornare, per quanto possibile, alla situazione di vita precedente al sisma. Molti sopravvissuti hanno perso parenti, amici, abbandonarli o non sostenerli in modo adeguato sarebbe un crimine, roba degna di una repubblica in via di sviluppo e non di un paese che si considera civile e moderno.
C’è bisogno di un impegno serio da parte dello Stato, che dovrebbe essere tenuto sotto pressione costantemente da media e cittadini, ma anche della solidarietà di tutti i connazionali.
Ben vengano (da parte di chi ne ha possibilità) le donazioni ed i gesti di generosità, premurandosi di non affidarsi ad enti inattendibili…
[Cit.] La scrittrice Dacia Maraini ha affermato che in Giappone non sono mai crollati palazzi in seguito a terremoti. Sì, ha detto proprio così nel corso dell’ennesimo dibattito televisivo sul terremoto. Peccato che nel 2011 un terremoto – maremoto abbia fatto in Giappone circa 19.000 vittime. Né questo è stato l’unico evento disastroso che il Giappone ha dovuto subire.
Nel 1995 il terremoto di Kobe uccise 6.434 persone e distrusse 249.180 edifici.
Nel 2003 una serie di terremoti colpì il Giappone. Non ci furono morti, ma i danni sfiorarono i 300 milioni di dollari. Si potrebbe continuare. Il Giappone si è dotato di una normativa anti sismica rigorosa e questo ha ridotto di molto sia i morti che i danni materiali. Ciò non toglie che anche in quel paese a volte gli edifici crollino, purtroppo.
[Cit.] Dicono che il presunto sciacallo di Napoli fosse una bufala, fonte la stessa Questura competente. Non è una bufala invece che tutti i giorni 1.000 sciacalli si riuniscono a Roma per decidere come derubarvi e come dovete vivere. Il tutto senza che debbano entrare nemmeno in casa vostra, hanno chi lo fa per loro, anche questi pagati con i soldi che vi hanno estorto.
[Cit.] Destinare i soldi del montepremi del Superenalotto ai terremotati è l’idea imbecille del secolo. Che poteva venire in mente solo ad un cittadino (particolarmente ignorante) del paese più socialista del sistema solare. Un paese che odia la ricchezza. Così tanto da aver distrutto quasi ogni meccanismo deputato a crearla.
Questa ultima citazione vi farà accapponare la pelle e rabbrividire la schiena, ma ritengo che sia, fra tutte, la più cruda, dura, reale e feroce realtà!
[Cit.] Adesso le abbiamo ascoltate tutte. Il cane eroe, la sorella maggiore che protegge la sorella minore, la nonna che salva i nipotini, il volontario che perde la famiglia, il cane che resta accanto al padrone, etc… Ora ricordiamoci che queste persone sono le stesse che abbiamo accanto a noi tutti i giorni… Quelle che tengono il volume della TV troppo alto, che fanno schiamazzare i propri figli nel cortile condominiale, che potano gli alberi e fanno cascare i rami nel vostro giardino, che vanno troppo veloci nel vialetto di ingresso, che hanno costruito la veranda abusiva che vi toglie la vista, che s’erano fatti la seconda casa ad Amatrice perché al negozio a Roma non facevano lo scontrino, etc etc… “L’inferno sono gli altri” (J.P. Sartre)
Chiedo scusa a chi riterrà questo articolo irreligioso, empio, sacrilego, scellerato e blasfemo, probabilmente è stato concepito dopo giorni interi a leggere “corbellerie” più o meno ridicole e allo stesso tempo offensive. Credo che non ci sia altro da aggiungere se non mantenere vivo il ricordo di chi non c’è più, sepolto vivo tra le macerie della sua casa, il ricordo indelebile, fra qualche anno, di tutte le sentenze sputate per bocca di chi solo sperava di avere, finalmente, UNA VISIBILITA’!