A grande richiesta riproponiamo un grande italiano: Vitale Bramani
Vitale Bramani (Milano, 3 maggio 1900 – 7 luglio 1970)
L’idea geniale di una guida alpina, originario di Milano, ma diventato un alpinista di primissimo livello e una delle guide alpine più popolari delle Dolomiti (accompagnava il re Alberto I del Belgio quando andava in montagna): applicare alle scarpe delle suole di gomma simili ai pneumatici. Da qui, con la collaborazione di Leopoldo Pirelli, nacquero le suole “Vibram (VItale BRAMani)”, diffuse oggi in tutto il mondo.
COME NASCE L’IDEA:
Nel 1935 assieme a 18 amici si appresta a scalare la Punta Rasica ma, a metà parete, il gruppo viene investito da una bufera. Ore ed ore aggrappati alle corde, impossibilitati sia a salire che a scendere, con le classiche scarpe di canapa usate per arrampicare su roccia, ma che col bagnato scivolano e non tengono la presa. Dopo ore al gelo, sei amici perdono la vita per il freddo.
Vitale Bramani si salva dalla tragedia sulla Punta Rasica, e pensa alla necessità di un materiale nuovo, capace di far presa sia sulla roccia asciutta, sia su terreno bagnato, nevoso o ghiacciato.
Decide quindi di costruire una scarpa adatta allo scopo, contatta i Pirelli costruttori di pneumatici e si fa preparare «la gomma tecnica», una suola conosciuta col nome “Carrarmato”. Sostituisce le suole dagli scarponi prodotti da varie aziende con le proprie, per farle poi collaudare dagli amici che vanno in montagna.
Il marchio Vibram nasce nel 1937 e Vitale nello stesso anno scala con Ettore Castiglioni il Pizzo Badile per una prima via assoluta sulla parete nordovest della montagna, calzando scarpe con suole in Vibram.
Il marchio poi letteralmente esplode nel 1954, quando la spedizione italiana guidata da Ardito Desio conquista il K2 con scarponi speciali con suole a carrarmato Vibram.
Negli U.S.A. Vibram è diventata nel tempo quasi un monopolio, perché le sue suole sono ai piedi dell’esercito, dei corpi speciali, pompieri, poliziotti, oltre a una robusta presenza nell’antinfortunistica e nella caccia e pesca.
“Nemo propheta in patria”…, qui forse il 60% dei militari europei marcia sulle suole prodotte a Varese, ma non l’esercito italiano, dove le gare del ministero si vincono al ribasso e le Vibram, gli scarponi degli Alpini per antonomasia, sono oggi un “privilegio” di pochi corpi speciali. Sinistri echi riportano alla campagna di Russia dove alpini e fanti, lottando per una vittoria che non riuscì nemmeno a Napoleone, scoprirono nella steppa gelata di avere suole di cartone.
Vibram può considerarsi oggi un indiscusso leader mondiale e il logo dell’ottagono giallo è oggi riconosciuto in tutto il mondo come sinonimo di qualità, performance e sicurezza; oggi ben 35 milioni di paia di suole proteggono i piedi di alpinisti, poliziotti, soldati, trekker e normali cittadini.