A grande richiesta riproponiamo un grande italiano: Raffaello Sanzio
Raffaello Sanzio (Urbino, 28 marzo o 6 aprile 1483 – Roma, 6 aprile 1520)
Raffaello è stato molto produttivo avendo realizzato moltissime opere d’arte, e rappresenta il pittore rinascimentale per eccellenza: quello che più d’ogni altro ha portato la pittura ai suoi livelli massimi di bellezza caratterizzandosi per l’impareggiabile armonia fra spazio e figure e il particolarmente luminoso cromatismo.
Il padre, anch’egli pittore, lo avvicina a Piero della Francesca e lo porta a studiare disegno e prospettiva, e successivamente lo introduce nella bottega dell’importante ed influente Perugino, di cui in principio copiava magistralmente lo stile, e da cui esce a soli 17 anni con il titolo di magister che lo abilita a fare il pittore.
Nel 1504 si trasferisce a Firenze, dove viene in contatto con Leonardo e Michelangelo, senza dubbio i massimi esponenti della cultura artistica del periodo, e ne assimila l’influenza, come si può ben vedere dalle opere dell’epoca, Madonne in stile leonardesco e ritratti nella linea del Buonarroti.
A Roma il Papa Giulio II viene a conoscenza dell’abilità di Raffaello, e gli affida in esclusiva l’incarico della decorazione delle Stanze vaticane.
Muore all’età di trentasette anni nel giorno del suo compleanno.
(dalle Vite dei più grandi Pittori e Architetti di G. Vasari: “Laonde la natura restò vinta da suoi colori, e l’invenzione era in lui sì facile e propria, quanto può giudicare chi vede le storie sue, le quali sono simili alli scritti, mostrandoci in quelle i siti simili e gli edifici. così come nelle genti nostrali e strane le cere e gli abiti, secondo che egli ha voluto: oltre il dono della grazia delle teste, giovani, vecchi, e femmine e così i suoi panni piegati né troppo semplici né intriganti, ma con una guisa che paion veri”.