Cueva de los Verdes: il misterioso tunnel sottomarino di Lanzarote
di Ilaria Vitali
È uno dei più estesi di tutto il pianeta, inizia dal cratere di un vulcano e si inabissa nel mare, ma soprattutto nessuno sa ancora dove finisca: è la Cueva de los Verdes, a Lanzarote.
Il tunnel di origine lavica generato circa 5000 anni fa dall’eruzione del Vulcan de la Corona è uno spettacolare dedalo di gallerie sovrapposte, labirinti, lagune sotterranee, agglomerati lavici e abissi che si sviluppa dalla terra ferma, arriva fino alla costa e scende nelle profondità del mare.
Sono almeno 3 i “jameos” o tunnel che l’uomo ha individuato e che si diramano dalla Cueva de los Verdes e sono il Jameo Chico, il Jameo Grande e il Jameo de la Cazuela.
Grazie a sapienti interventi di luci soffuse e calde, la spettacolarità di questo luogo è stata esaltata mantenendo un perfetto equilibrio tra uomo e natura e consentendo, a chiunque voglia provare l’esperienza di scendere nelle viscere della terra, di ammirare il sorprendente paesaggio sotterraneo.
La Cueva de los Verdes è infatti visitabile per una lunghezza di circa 2 km e al suo interno si trova l’incredibile auditorium Jameos del Agua, uno scenario naturale in grado di ospitare quasi 1000 persone in occasione di eventi musicali e culturali.
La perfetta armonia tra natura e creazione artistica rende questo luogo una tappa irrinunciabile e sicuramente indimenticabile per coloro che si trovano a Lanzarote.
Il particolare ecosistema che si trova all’interno della Cueva e dei jameos è oggetto di numerosi studi naturalistici; è qui che vive una rara specie endemica di granchio cieco e albino, il Munidopsis polymorpha la cui sensibilità a luce, rumori e ruggine è così elevata da obbligare i visitatori a osservare rigide regole di comportamento.
Anticamente la popolazione aborigena dell’isola utilizzò una parte della Cueva e delle sue gallerie per proteggersi dagli attacchi dei pirati e dei commercianti di schiavi.
Cueva de los Verdes è oggi uno dei 7 centri culturali dell’isola di Lanzarote ma la sua inaugurazione risale al 1966 con una sola sezione accessibile al pubblico.
In seguito il complesso naturale venne più volte modificato alla ricerca di soluzioni che ne garantissero l’equilibrio tra uomo e natura e nel 1977 si dichiarò ufficialmente completo con l’aggiunta del sorprendente Auditorium.