I discendenti dei Guanches vivono a Tenerife
di Ilaria Vitali
I Guanches si sono estinti verso la fine del 1500 per effetto della conquista spagnola, ma esiste un luogo nell’arcipelago dove il loro ricordo è molto di più che una semplice commemorazione.
A Güímar, nell’area di Santa Cruz de Tenerife, da secoli gli abitanti rivivono il mito dei Guanches travestendosi con i costumi tipici aborigeni in occasione della festa della bajada lustral de la Virgen de el Socorro, ogni anno a ottobre.
Una cerimonia vissuta con profondo onore e rispetto dove i cittadini mettono in scena episodi di vita della popolazione aborigena e sfilano per le strade con danze e canti, consolidando un’antica tradizione che fa parte del patrimonio culturale canario.
Questa nobile tradizione fa letteralmente uscire dal tunnel del tempo valori fondamentali che la comunità canaria moderna non deve dimenticare: i Guanches rappresentarono infatti l’onore, la libertà e l’eroica difesa della natura e della terra natìa.
L’Asociaciòn Cultural Guanches Virgen del Socorro è molto chiara circa il suo ruolo nell’area culturale dell’arcipelago: non si tratta di vestirsi con pelli di pecora ogni anno e sfilare per le strade mimando gli aborigeni, bensì di trasportare gli spettatori indietro nel tempo e di diffondere un’appartenenza antica ma ancora viva a dispetto dello sterminio.
L’esercito spagnolo che invase l’arcipelago si presentò con 200 potenti cavalli (animali mai visti prima dalla popolazione aborigena) e 2000 uomini con pesanti corazze e armati fino ai denti.
Un attacco che, visto con gli occhi della popolazione aborigena, dovette sembrare molto più che spaventoso.
I conquistadores trasportarono inconsapevolmente una terribile arma batteriologica: germi di epidemie mai arrivate prima sulle isole decimarono la popolazione in poche settimane.
Si trattò quindi di una battaglia impari sia dal punto di vista etico (i Guanches vivevano in pace quando sono stati aggrediti dai conquistadores) che militare.
Ma quello che pochi sanno, soprattutto le nuove generazioni, è un fatto incredibile che riguarda tutti o quasi i canari.
A distanza di più di 500 anni dall’estinzione degli aborigeni ci si rese conto che in alcune zone dell’arcipelago lo sterminio non venne mai completato del tutto.
Secondo i risultati del Dipartimento di Genetica dell’Università di La Laguna e di Amburgo, l’analisi del DNA mitocondriale prova senza ombra di dubbio la presenza di sangue guanche nelle vene di molti canari moderni, in particolare di coloro che vivono a Tenerife.
Il gruppo dei Guanches di Güímar conta 290 persone, destinate ad aumentare ogni anno che passa.
A dispetto di tutte le angherie subite, i Guanches sono ancora tra noi.