Chi non conosce il Lago Martiánez?
Almeno una volta nella vita BISOGNA andarlo a visitare e ad assaporare l’atmosfera incredibilmente vacanziera che si gode all’interno della struttura. Il complesso consta di circa 100 mila metri quadrati tra piscine e giardini, terrazze, negozi, bar e ristoranti, tutto in pietra vulcanica e piante autoctone disseminate per tutta l’area. Un vero polmone turistico per la città di Puerto de La Cruz.
Fu progettato da César Manrique, famoso architetto di Lanzarote, e all’interno ci sono anche delle sue sculture personali. Nel disegnare questo enorme angolo turistico, l’architetto ha tenuto conto di tutte le particolarità tipiche del luogo, come le torrette, le palizzate in pietra e in legno, le terrazze vista mare. Le piscine si inaugurano nel 1971, con una superficie occupata di 8000 mq, con due piscine per gli adulti e una per i bambini. In seguito nel 1975 iniziarono i lavori per l’edificazione del vero e proprio Lago Martiánez con l’inaugurazione nel 1977. Il progetto aveva previsto la creazione di un lago artificiale di acqua di mare, come un immenso specchio d’acqua smeralda circondato da spiaggette attrezzate con lettini (solarium) e giardini. Nel lago sorgono anche delle isole in una superficie totale di 33 mila mq totalmente “rubati” al mare dei quali 15 mila di superficie acquea. Ha subito vari restauri negli anni successivi, dal 2004 fino al 2006, inserendo migliorie nell’illuminazione delle piscine e percorsi interni, sempre tutto supervisionato dalla Fondazione César Manrique. Nel 2006 alla nuova inaugurazione dei lavori si inaugurano all’interno del parco acquatico la Sala Andromeda e il Casinò del Puerto (che prima era presso l’Hotel Taoro).
Possiamo facilmente affermare che questo complesso turistico, molto apprezzato e frequentato anche dai locali, è l’orgoglio della città ed anche l’esempio di un’ottima trasformazione del litorale senza intaccare la bellezza naturale di questo angolo di mare.
Oggi il parco può contare su sette laghi artificiali, ogni lago rappresenta una delle isole Canarie, tutti contornati da giardini con un’ampia gamma di piante esotiche e grandi palme, collegati tra di loro da ponti, con isolotti e spiagge artificiali. Ovviamente ci sono anche tutta una serie di strutture accoglienti come bar, ristoranti e punti di ristoro.
(Bina Binella)